SECRET RULE - Against

Pride & Joy
Sono giunti al quinto album i Secret Rule, ottima promessa del Metal capitolino. Capitanati dal chitarrista dei Martiria Andy Menario e completati in line-up dal bassista dei Graal (anche lui precedentemente nei Martiria) Michele Raspanti, dal batterista Nicola Corrente (proveniente da Inner Void e Enemynside) e dalla vocalist Angela Di Vincenzo, i nostri, forti della maturità dei loro trascorsi, propongono un Heavy Metal rivestito di una patina di modernità, ricco com'é di sfumature Symphonic e di una sporadica elettronica di contorno. L'album, prodotto in maniera esemplare, abbastanza omogeneo ed attestato su un'ottima media tecnico-compositiva, mostra una band piuttosto convinta dei propri mezzi a disposizione nonché, fortunatamente, più attenta all'energia ed all'impatto rispetto a tante altre female-fronted bands. Anzi, la Di Vincenzo riesce nel tentativo di spiccare per personalità, resistendo a reiterare quegli ormai sterili e manieristici vocalizzi simil-contralto che vanno oggi tanto di moda nel Metal moderno. Seppur, come già detto, l'album ha una sostanza compositiva piuttosto omogenea negli arrangiamenti, spiccano alcune composizioni particolarmente accattivanti, come "Deep Solitude" che si segnala per delle melodie vocali più Rockeggianti, che ricordano quasi la Patti Smith di "Because The Night", ed anche songs dal ritmo più moderno, ai limiti del Djent ritmico come "My Last Breath". Dove la forte e chiara voce di Angela, le orchestrazioni di contorno e le ritmiche "che menano" compongono un equilibrio abbastanza interessante. Speriamo che dischi come questo vadano a rappresentare sempre più la media qualitativa, facendo crescere un po' di più la scena romana, vista la situazione parecchio "tira-e-molla" tipica dell'underground della nostra capitale.

Voto: 8/10

Alessio Secondini Morelli