UNGOLIANTHA - The Howl in the Waste

Autoprodotto
Black metal freddo e gelato, che resiste anche alle ondate di caldo. Ghiaccio e tenebre che non temono nemmeno l’effetto serra ed il riscaldamento globale. Lasciateci cantare con le chitarre in mano, siamo una band di pure black metal vera. A parte gli scherzi, siamo di fronte ad una band di notevole spessore e caratura, che non stenterà a farsi conoscere in main stream. Le carte ci sono tutte. Cominciamo dalla convinzione estrema della band, dedita ad un Old school Black metal senza compromessi. Continuiamo poi con la tecnica sullo strumento, dove anche in questo campo troviamo una band pronta e gettare lo scettro del potere ed ad affrontare il famoso “salto dell’abisso”. Proseguiamo poi con la fantasia, puoi avere buone intenzioni, puoi essere bravo sul tuo strumento, ma puoi creare canzoni orrende od inutili, anche in questo campo i nostri Ungoliantha non si fanno di certo desiderare, sfornando dei gran bei pezzi. Certo. Tutto è già stato scritto e suonato, ma comunque scrivere delle belle canzoni, non è una cosa facile. Certo che tre brani ed una cover cari miei lasciate tutti con l’acquolina in bocca, proprio quando la saliva comincia ad aumentare, il cibo finisce, lasciandoci con l’amarezza di quando le cose belle e buone finiscono. Presente anche un brano rivisitato dalla band dei mitici Lord Belial. Ci risentiamo, spero al più presto con un full, che se ha le carte di questo mini: ragazzi tenetevi forte che ne vedremo delle belle. 

Voto: 7/10

Flavio Facchinetti