RED CAIN - Kindred Act I

Autoprodotto
Un’ottima aperture alle danze, che si trasforma in un buon cd a tempo zero. Chi legge le mie recensioni vede che con i miei voti (per quel che conta un numero) sono sempre “relativamente basso, 8.1 indica che il disco è un fig***a pazzesca… Un riff assassino fa da apripista seguito da un groove particolare di batteria e da una voce a metà tra il pulito ed il graffiante, grande brano. Ottimo anche il “lato romantico” se mi permettete della band, che anticipa l’assolo tecnico e di gusto che corona questo biglietto da visita. Impegnativo anche il lavoro di batteria che sempre presente con colpi precisi e ben calibrati sostiene il tutto. Bona, passiamo al secondo brano che comincia con un intro a metà tra l’elettronico, un vociare e chitarre effettate che restano per dare il via all’evoluzione del brano : fraseggi armonizzati ed effettati si alternano a groove di impatto prima degli incastri canori che non sono per niente ne regolari, ne scontati, ma anzi frutto di una ricerca, oltre che di genialità. Grande la creatività del vocalist che apprezzo musicalmente ed artisticamente. Un disco che non è facile da “imparare”, in quanto stracolmo di particolari che ai primi ascolti anche agli ascoltatori più attenti sorvoleranno… un vero gioiello da scoprir pian piano, come un buon whisky che sorseggi e tieni in bocca per catturare tutti gi aromi e fragranze della barricatura. I Red Cain hanno una sonorità potente e profonda che ti cattura appena li ascolti, una venatura romantica di alta caratura, l’eleganza di un metal moderno, la raffinatezza di armonizzazioni e di soluzioni ritmiche notevoli… ma cosa volete di più? Ascoltateli, dare retta al vostro affezionatissimo, non tralasciate un assaggio di questa fantastica band ….

8.1/10

Flavio Facchinetti