DREAM INFECT - Intervista alla Band



Siete appena usciti sul mercato discografico con un nuovo album in studio, potete presentarlo ai nostri lettori?

-Innanzi tutto vorremmo specificare che trattasi di un doppio singolo registrato interamente in analogico per dare la giusta dimensione al nostro modus operandi. Per quel che riguarda il genere ci sono state date etichette del tipo psycho garage prog. Dance for me bitch è una song piuttosto diretta e psicotica mentre Smoke in hair è decisamente più articolata ricca di venature psycho prog. Ci teniamo a sottolineare il fatto che quello che esce dallo stereo è esclusivamente frutto dei nostri strumenti, senza sovraincisioni, tappeti o trucchetti vari da studio.

Come è nata la vostra band e quali sono le vostre origini?

-Noi arriviamo dall'extreme metal, ognuno con le proprie esperienze. In seguito, dopo svariati tentativi con musicisti che non riuscivano ad interpretare l'idea di base della band, abbiamo avuto la pazza idea di un duo che con l'utilizzo di una doppia amplificazione della chitarra ci ha convinti e soddisfatti.

 Come è nato invece il nome della band?

-Da un approccio di una song in seguito scartata perché troppo "normale".

Ci sono delle tematiche particolari che trattate nei vostri testi o vi ispirate alla quotidianità in genere? Che peso hanno di conseguenza i testi nella vostra musica?

-Generalmente più che della quotidianità trattiamo tematiche spesse volte riguardanti l'idiozia umana e le proprie deviazioni. Le liriche insieme alla distorsione della voce sono parte integrante dell'emotività dei pezzi che non sono mai in alcun modo legati tra di loro, se non per alcune tematiche.

Quali sono gli elementi della vostra musica che possono incuriosire un vostro potenziale ascoltatore e quali sono quindi le qualità principali del vostro nuovo album?

-Riteniamo di essere una band piuttosto inusuale (questo detto anche da chiunque abbia ascoltati i pezzi), e data la uniformità attuale di molte band dovuta spesse volte dalle major; dovrebbe costituire già un buon motivo per dare un ascolto al nostro lavoro.

Come nasce un vostro pezzo?

-Parte da un'idea di base, poi sviluppata in saletta.

Quale è il brano di questo nuovo disco al quale vi sentite particolarmente legati sia da un punto di vista tecnico che emozionale?

-Dal momento che si tratta di soli due pezzi la risposta è quasi scontata: entrambi.

Quali band hanno influenzato maggiormente il vostro sound?

-Ce ne sono molti, principalmente Primus, Today is the day, Slayer, The Mars Volta, Pink Floyd, Mastodon, Foo Fighters, Morbid Angel, Pantera ecc...

Quali sono le vostre mosse future? Potete anticiparci qualcosa? Come pensate di promuovere il vostro ultimo album, ci sarà un tour con delle date live?  

-Più che da parte nostra stiamo aspettando una programmazione del nostro Booking-Management, e per la fine dell'anno  contiamo di entrare in studio per incidere l'album completo. Per quanto riguarda Fog runny lo si può reperire e acquistare su Itunes e Bandcamp oppure ascoltarlo su You tube cliccando il nome della band.

E’ in programma l’uscita di un album dal vivo o magari di un DVD?

-Essendo nati da poco è troppo presto per pensare di fare un dvd o album live ma col tempo chissà.

Come giudicate la scena musicale italiana e quali problematiche riscontrate come band?

Ci sono molte cose buone in Italia, ma spesso non è semplice orientarsi nella giungla di uscite e si finisce per privilegiare chi è maggiormente curato nelle forme tralasciando la sostanza.

Internet vi ha danneggiato o vi ha dato una mano come band?

-Allo stato attuale delle cose può solo aiutarci a promuoverci come tante altre band, il pericolo più grande è il fatto di passare inosservato a causa del numero incredibile di band che cercano un po' di visibilità per sopravvivere.

Il genere che suonate quanto valorizza il vostro talento di musicisti?

-Essendo una proposta molto eclettica valorizza decisamente appieno ogni aspetto della nostra creatività.

C’è un musicista con il quale vorreste collaborare un giorno?

-Con molti musicisti che stimiamo sicuramente, ma esulanti dai Dream Infect.

Siamo arrivati alla conclusione. Vi va di lasciare un messaggio ai nostri lettori?

-Sicuramente un invito a tutti ad ascoltare noi e band che come noi portano avanti il proprio progetto con originalità e personalità. Grazie a Maurizio Mazzarella e a Giornale Metal per l'opportunità dataci. 

Maurizio Mazzarella