PLASTIC TEARS - Angels With Attitude

Rock It Up
La storia di Plastic Tears inizia nel 1992, e fondare una band glam rock melodica fu il periodo peggiore. Ma la band ha combattuto per divisioni, cambi di personale e cattive compagnie discografiche per oltre 25 anni. Il loro primo album “Stranded in Rock 'n' Roll” uscito nel 2000, il secondo “Nine Lives Never Dies” si è dovuto attendere nove anni. Dopo altri 9 anni ecco che tornano grazie alla City Of Lights Records con “Angels With Attitudes”. Plastic Tears con tutta la loro esperienza e le radici nel genere propongono in undici brani gli stilemi tipici del glam melodico e sornione. I fondamentali sono evidenti nei loro arrangiamenti: armonia di chitarra doppia, voce solista pulita e arrangiamenti vocali armoniosi, ritmo costante e groove essenziale da una sezione ritmica compatta e naturalmente assoli blueseggianti. Ovviamente immancabili svisate verso l’AOR e verso delle parti più morbide dell’Heavy classico. A livello tecnico avrei preferito delle soluzioni di post produzione più incisive sulla voce, perché risulta un pochino troppo “scarna” rispetto a quello che ci si aspetterebbe (un occhio strizzato in più ai Poison non avrebbe guastato). Di certo i rimandi agli Hanoi Rocks si sentono e sono marcati Emotivamente le canzone sono tutte tendenzialmente orecchiabili e radio oriented, in qualche modo sarete comunque colpiti da questo o dal quell riff oppure da quella linea vocale, percui non è immediate poter decider quail possano essere le canzoni che più di alter faranno breccia. Personalmente “Midnight date”, “Irish kick”, “Blue angel”, “Headless army” e la bonus track “Universal kid” sono quelle che mi hanno più colpito Concludendo con “Angels with attitudes” i Plastic Tears offrono un album solido di hard rock melodico, di glam leggero e scanzonato. Pòotrei dire nulla di nuovo sotto al sole, ma a volte va bene così, va bene che non ci sia nulla di nuovo ma che ci si raffronti a sonorità e a composizioni dorate e “conosciute” per poter dire una cosa sola:” PARTY HARD!” 

Voto: 7,5/10 

A.S.