WICKED MACHINE - Chapter II

WMP
I Wicked Machine sono una band che agisce fra Bergamo e Brescia attiva da diversi anni. La formazione comprende il cantante Alberto "Drago" Ragozza, il chitarrista Steve Zambelli, il bassista/tastierista Manuel Gatti e il batterista Simone Olofreddi. I Wicked Machine sono alfieri dell'hard and heavy classico, duro e puro, con radici ben piantate negli anni Ottanta, gli anni in cui anche se tanti gruppi avevano peculiarita' ben precise non si parlava ancora di sottogeneri e tutto veniva chiamato semplicemente heavy metal. Dopo un primo album uscito nel 2011 sei anni dopo e' arrivato questo Wicked Machine Chapter II. Le ostilita' si aprono con Working Class Hero, un brano arrembante che ci scuote per la sua immediatezza. L'eroe della classe lavoratrice e' un protagonista sempre attuale del mondo contemporaneo e l'universo della nostra musica e' pieno di riferimenti in tal senso.Basti pensare al protagonista delle liriche della seminale Speed King dei Deep Purple o all'iconica figura di Pino Scotto, metal hero italiano che proviene dal lavoro in fabbrica. Si continua con Revolution, altro brano d'impatto che vede un rallentamento nella parte centrale impreziosito da un bel solo di Steve Zambelli. Clapper And Thunders inizia con piglio grintoso con la voce evocativa e coinvolgente di Alberto "Drago" Ragozza che ci prende per mano e ci fa volare (we can fly, dice il refrain). Un riff che sembra uscire da un disco di Ronnie James dio apre Funny Bunny, altra cavalcata carica di spirito guerriero. Backdoor Man presenta un approccio piu' rallentato e inesorabile che si risolve in un mid tempo che ci scuote e ci fa piacevolmente soccombere. Abbiamo gia' detto del cantante e del chitarrista. Va rimarcato anche l'approccio solido e affidabile della sezione ritmica formata da Manuel Gatti e Simone Olofreddi. Wild Boys e' una cover dei Duran Duran (!) in cui ascoltiamo la voce di "Drago" esprimere la propria versatilita' che passa dagli acuti lancinanti a una sorta di growl. La celebre hit duraniana viene interpretata in modo personale e ne viene fuori la carica rock che gia' pervadeva l'originale. All'epoca certo pop e l'heavy metal vivevano una sorta di antagonistica contrapposizione ma questa versione dei Wicked Machine di questo pezzo dimostra che non esistono mondi artistici che non possano prima o poi comunicare fra loro. Third Eye propone un arpeggio tetro e inquietante su cui la voce si dispiega lugubre introducendo la successiva Volador. Un brano poderoso, incalzante e drammatico che ci trascina in una dimensione di apocalittica incombenza. Ancora rock "guerriero" con Alll Night Long. Horus e' un heavy melodico aperto romanticamente dal piano per poi restare come sospeso. Bella prova di tutta la band, con "Drago" in evidenza. Suno Kaj Lunon spinge sull'acceleratore per una nuova eccitante corsa, che potrebbe essere su una moto rombante o su un destriero al galoppo, fate lavorare la vostra fantasia. Un brano strumentale che lascia il segno. Cross Eyed God si abbatte su di noi con fierezza indomita, e risultano molto efficaci gli intermezzi vocali e chitarristici che troviamo lungo il percorso. Iblis e' un breve brano acustico carico di tensione. Dark Hell chiude il disco con un'ulteriore atmosfera acustica intrisa di sinistre aspettative. Il tutto poi si fa elettrico e incalzante. Ennesima bella prova di tutta la band, e in certi momenti Alberto Ragozza ci fa pensare a qualcosa del Rob Halford degli anni Settanta. La qualita' del songwriting e' notevole nei Wicked Machine. Questo loro secondo album merita di essere scoperto e amato da tutti gli amanti del piu' solido e storico hard and heavy. Da non perdere di vista! 

Voto: 8/10 

Silvio Ricci