ASHBORN - Awakening

Autoprodotto
Un’ottima immagine di copertina non puo’ che celare una grande musica! Dopo un inizio “calmo” ma sull’inquietante andante, il disco si apre con Monsters un brano che introduce in pieno il gruppo, potrei usare due soli aggettivi e finirla qui: Potente e preciso! La conferma mi arriva col pugno in faccia che il terzo brano mi “regala”. La voce potente e cavernosa si allinea ai tempi cadenzati del suonato, e si alterna all’assolo di chitarra che da maggiormente l’impressione di un lamento, piuttosto che di un vero e proprio assolo… il Groove ci torna a sorridere con il brano successivo If the walls che non cede di un momento rispetto alla linea ormai che gli Ashborn hanno tracciato. Light That Creates Darkness vede la band muoversi in orizzonti più lontani, con groove maggiormente intricati, nonché con dei lavori di chitarra parlo del riff della strofa di altro rango e stile. Definirei molto buona la produzione, che spinge la batteria in avanti con suoni chiari e limpidi, si ascoltano bene gli arrangiamenti di basso che ruggisce ad ogni brano con cattiveria intrinseca. Ottimo anche il bridge dopo la metà canzone, da il senso di una boccata d’aria dopo essere stati per un minuto sott’acqua…. Provate…. Diventa lunga a descrivere tutto il disco quindi concludendo grappa Bocc… Concludendo ottima band, ottima prova su disco, che si conclude con un plauso da parte mia di fronte a tanti dinosauri che stanno lentamente agonizzando, ecco un “giovine” su cui puntare.

7,4/10

Flavio Facchinetti