Gran Sol |
Avida Dollars era il soprannome che il poeta André Breton affibbiò al grande artista surrealista spagnolo (anzi, catalano) Salvador Dalì. Il suo significato è più o meno "bramoso di denaro". A sottolineare quanto le sue opere realizzate da un certo momento in poi fossero considerate "commerciali" dagli altri surrealisti. Bene, ecco una band di "compaesani" di Dalì, provenienti proprio dal capoluogo della Catalogna, Barcellona, i quali hanno deciso di adottare come monicker questo bel nomignolo. Se non altro, forse, per adottare la stessa "eccentricità" del personaggio in questione. "Catharsis" del 2015 è la loro terza prova discografica. Un EP di 6 brani per mezz'ora scarsa di musica, che segue le release degli albums Paramnesia (2010) ed Essence (2012). Le sonorità proposte su questo "Catharsis" sono certamente mutuate dal moderno Rock duro degli anni '90 del ventesimo secolo, con uno sguardo all'allucinata dimensione musicale dei Tool, e con una solida radice nelle chitarrone alla Black Sabbath che viene alla luce in parecchi momenti del disco in questione. Qua e là fanno capolino alcune piccole influenze "electro" in certi filtri marginalmente applicati alla chitarra ed al basso. E nella title-track troviamo delle atmosfere piuttosto intimiste, sottolineate da strumenti ad arco. I nostri hanno ben deciso di cantare in lingua madre, e il risultato è più che apprezzabile. Il prodotto discografico in questione, seppur derivativo, è confezionato in maniera ottima sia dal punto di vista della produzione che dello skill strumentale. In poche parole, un bel dischetto di derivazione "settoriale". Ad ogni modo, i nostri dicono di non aver fretta, e pur affrontando con umiltà e ferrea determinazione la loro arte, se la prendono comoda "because rock never dies". Come detto, il mini qui presente risale al 2015. Ma i nostri sono tutt'ora in completa attività live quindi... attenderemo buone nuove discografiche da loro, ed intanto consigliamo "Catharsis" agli amanti di Tool, Radiohead e tutto il Rock dei 90s. Chissà che non vi possa piacere. Un plauso per la bella copertina "eclittica".
Voto: 6,5/10
Alessio Secondini Morelli