METAL DE FACTO - Imperium Romanum

Rockshots
Faticherò a togliermi dalla testa questo disco e questa band … … ma alla fine: perchè dovrei farlo? I Metal de facto non hanno inventato niente, suonano come mille altre bands, sono ancorate ad un genere che ormai ha detto tutto, ma hanno fatto un disco con dieci ottime canzoni che rimangono in testa e che continui dopo pochi ascolti a canticchiare. Aveva ragione un amico quando sosteneva che un bel ritornello vale cento assoli !! Non che non ci siano assoli in Imperium Romanum, anzi sono ben fatti e ben strutturati, ma vanno al servizio dell’intera canzone che viene così arricchita ! Dopo la bella Conqueror che apre il disco senza lasciare superstiti, la più cadenzata Legionnaires' Oath ci propone l’anima epica della band, fino a quando con un intro di batteria e basso stiamo ascoltando già Naturalis Historia, dove il batterista tra resistenza e bravura da prova di se! Il bel ritornello da cantare con gli amici in birreria col calice alzato lascia spazio ad un giro di chitarra che richiama a grandi linee Future world tanto per capirci, seguito poi da un altro assolo melodico. Molto cadenzata è Inferno dove ammiriamo un’ulteriore volto di questa band. Il brano per sua natura lascia più spazio al bassista che emerge dal sotto con i suoi bei groove e la sua bravura. Parte fondamentale è sempre data alle chitarre… ma attenzione vi ho già parlato del cantante? Colui capace di graffiare, esser dolce, andare in scream, piuttosto che avere una voce grossa e profonda? Dalle belle melodie vocali e dai ritornelli vincenti? Ora vi ho detto anche di lui… Bravi ragazzi, spero di vedervi presto dal vivo, la “prova studio” è stat brillantemente superata … 

Voto: 7/10

 Flavio Facchinetti