Addio a Fred Bongusto

E' scomparso nella notte Fred Bongusto, uno dei più noti cantanti italiani tra gli anni Sessanta e Settanta grazie a brani come "Una rotonda sul mare", "Balliamo" e "La mia estate con te": l'artista nato a Campobasso - all'anagrafe Alfredo Antonio Carlo Buongusto - era malato da tempo. A comunicarlo è stata una nota diffusa oggi, venerdì 8 novembre, dall'ufficio stampa del cantante e rilanciata dall'agenzia ANSA: "La notte scorsa, alle 3,30 circa, ha cessato di battere il cuore di Fred Bongusto" Leggi anche: È morto Fred Bongusto, i successi di un grande 'crooner' Come riferito dall'edizione online di Repubblica, le esequie avranno luogo a Roma lunedì 11 novembre, a partire dalle 15, presso la Basilica di Santa Maria in Montesanto (Chiesa degli artisti), in piazza del Popolo. Nato a Campobasso nel '35, Bongusto debuttò da professionista nel '61 con la band dei 4 Loris, ma raggiunse il successo per la prima volta un anno più tardi - come solista - grazie al brano scritto da Ghigo Agosti "Bella bellissima", pubblicato come singolo con - come lato B - l'altrettanto celebre "Doce doce". La hit che lo fece conoscere al grande pubblico, "Una rotonda sul mare" (scritta da Aldo Valleroni, Pietro Faleni e Franco Migliacci) venne pubblicata nel '64, consacrandolo come uno dei crooner di spicco sulla scena tricolore. Contestualmente alla carriera canora, che negli anni Sessanta lo vide protagonista grazie a brani come "Malaga", "Amore fermati", "Frida", "Tre settimane da raccontare", "La mia estate con te" e "Prima c'eri tu", Bongusto si cimentò anche come attore sui set della commedia "Obiettivo ragazze" di Mario Mattoli e del musicarello "Questi pazzi, pazzi italiani" di Tullio Piacentini: sempre per il cinema, l'artista arrangiò diverse colonne sonore per pellicole come - tra le altre - "Il tigre" di Dino Risi, "Malizia" e "Peccato veniale" di Salvatore Samperi, "La cicala" di Alberto Lattuada e “Kamikazen” di Gabriele Salvatores. A partire dagli anni Settanta le uscite discografiche di Bongusto iniziano a farsi via via meno frequenti: dopo la cover di "Superstition" di Stevie Wonder (pubblicata nel '73 con lo pseudonimo di Fred Goodtaste), l'artista pubblica - tra gli altri - gli album "Doppio whisky", "Italian graffiti", "Il giorno e la notte", per poi aprire gli anni Ottanta con "Fortunatamente ancora l'amore", il primo pubblicato per la Ricordi dopo una breve permanenza alla Warner. Insignito nel 2005 dall'allora presidente del Consiglio Silvio Berlusconi di un premio per i suoi cinquant'anni di attività, Bongusto tornò nel 2006 a esibirsi dal vivo dopo aver risolto dei problemi all'udito che lo costrinsero a rinunciare all'attività canora per diversi anni: dopo tre date in Italia nel 2006, tra Napoli e Roma, l'anno successivo Bongusto tenne la sua ultima tournée in sudamerica, dova a partire dalla fine degli anni Sessanta non mancò di riscuotere un buon successo. Nel 2013 il cantante appare in pubblico per l'ultima volta in occasione della serata tributo in omaggio all'appena scomparso Franco Califano, nel corso della quale interpreta il brano il cui testo fu scritto per lui a inizio degli anni Settanta dall'artista romano "Questo nostro grande amore".

Rockol