EVA CAN'T - Febbraio

My Kingdom
Dopo due anni dal precedente Gravatum, fa ritorno sulle scene la band degli italiani Eva Can’t, con un mini album contenente cinque brani, che risultano molto interessanti e introspettivi. Ben gli si addice l’etichetta di Progressive Dramatic Metal, con il quale la loro label li presenta. In effetti, all’interno del loro sound hanno un qualcosa di drammatico, nei tempi usati, ma anche nelle melodie che pervadono l’intero lavoro. Dopo una stupenda strumentale dal titolo Februus, si continua con un brano particolarmente denso di atmosfere malinconiche, Vermiglia, non solo sulle parti strumentali, ma anche sul versante vocale, in cui si sente tutta la malinconia che esce dall’ugola del cantante, che risponde al nome di Simone Lanzoni, che tra l’altro si occupa anche delle chitarre, assieme all’altra ascia Luigi Iacovitti. Il cantato in madre lingua poi rende il tutto ancora più “Vivo” e intrigante. I brani si lasciano ascoltare davvero bene, senza essere prolissi, come accade spesso in molte uscite simili a questa, riuscendo a infondere all’ascoltatore ciò che la band stessa si era prefissa di fare. In definitiva i cinque brani contenuti in Febbraio sono assolutamente ben costruiti e impostati in maniera eccellente. I ragazzi degli Eva Can’t possono ritenersi soddisfatti su tutti i fronti, per avere confezionato un piccolo gioiello in musica. 

Voto: 8/10

Sandro Lo Castro