SMOULDER - Times Of Obscene Evil And Wild Daring

Cruz Del Sur
Una cover raffigurante una splendida illustrazione tra il fantasy e il fiabesco (opera di Michael Whelan, colui che creava tutte le copertine per i mitici Cirith Ungol). Cosa ci propongono, secondo voi, i canadesi Smoulder sul loro album d'esordio "Times Of..."? Ma dell'ottimo Epic Metal, certamente! Spesso e volentieri cadenzato (difatti, si classificano Epic Doom), ma non solo. La Cruz Del Sur ha fatto un grosso colpaccio, inserendo nella propria scuderia una band giovane e piena di potenzialità. L'album si compone di sole 6 tracce. Per un totale di circa 38 minuti. Il Metallo qui presente è di nobile qualità. Potente ed epico, costruito in prevalenza su ritmi semi-cadenzati, ma con una musicalità ed un piglio battagliero che lascia spesso incantati. Il talento della singer Sarah Ann fa il resto. Sulla bella opener "Illian Of Garathorn", ad esempio, è proprio lei a fare la differenza. Un brano potente e sanguigno quanto pregno di classe ed atmosfere bellicose, che mi ha ricordato persino alcune cose degli Warlord e dei Cloven Hoof più battaglieri. Non si poteva scegliere di meglio come incipit. Avanti nell'ascolto, scopriamo che oltre a brani rocciosi ma costruiti su ritmi abbastanza "ariosi" ("Voyage Of The Sunchaser" e "Shadowy Sisterhood"), i nostri ci dilettano con il loro personale inno al metal: la velocissima e marziale "Bastard Steel". Mentre il vero e proprio Doom (sempre temperato dall'Epic) si affaccia in "The Swordwoman" e soprattutto nella chilometrica traccia di chiusura "The Black God's Kiss". Cosa dire... forse la proposta dei nostri pare sfociare a piccoli tratti nel monolitico. D'accordo. E' normale per una band che si dichiara vicina al Doom. Purtuttavia, è grazie alla perizia musicale, alle predilette atmosfere Epic e all'ottima produzione che contraddistingue quest'album, che l'8 su 10 è pienamente meritato. Fight on, Smoulder!

Voto: 8/10

Alessio Secondini Morelli