ENIO NICOLINI AND THE OTRON - Cyberstorm

Buil2Kill
Ancora una volta, con estremo piacere, ci troviamo a parlare di Enio Nicolini, in precedenza conosciuto ai più come bassista dei The Black del mitico Mario Di Donato e membro fondatore degli storici Unrial Terror. Vi prego di porre attenzione all’espressione “in precedenza”, usata non a caso per sottolineare che il nome di Enio nutre ormai una certa popolarità nell’ambiente, così come la sua carriera solista ha assunto, a conti fatti, una certa consistenza. Ed è un merito, perchè è dal 2013 (…inizialmente col progetto Sloe Gin) che la sua proposta artistica è inusuale e sopratutto originale, dato che il protagonista assoluto è proprio il suo basso. Oltre alla reunion con gli Unreal Terror, a coronamento di un periodo estremamente prolifico, nel 2015 è stata la volta di Heavy Sharing, dove tanti erano gli ospiti di prestigio a dare lustro alla release sfociata, oltre al cd ed lp in studio, anche nella pubblicazione di un magnifico dvd live. E’ di questi giorni l’uscita di Cyberstorm e, naturalmente, anche questa volta niente chitarre. Ma, credeteci, riuscirete a non sentirne la mancanza. La grandezza di Enio è proprio nella progressione in positivo dei suoi lavori, pur nella loro sperimentalità. Questa volta il risultato è notevole, d’impatto ed estremamente fruibile, con geniali risvolti futuristi. La novità è proprio questa, cioè l’innesto in formazione di Former Lee Warner, che si occupa di synth ed effetti sonori dando quel tocco tecnologico che fa la differenza rispetto al passato, ma con discrezione e senza snaturare il sound tipico di Enio. Ne scaturisce un lotto di dieci brani che, per quanto appena detto, anno tutti i requisiti per essere apprezzati da gran parte popolazione metal, ormai meno intransigente rispetto al passato e sempre più aperta a nuovi orizzonti stilistici. C’è chi ha trovato riferimenti a Voivod e GZR (la band di Geezer Butler dei Black Sabbath), chi cita i Rammstein… Ed in effetti l’efficace Ben Spinazzola è il vocalist di una tribute band dei tedeschi !!! Ma quello che voglio sia chiaro è che, pur giocando a trovare citazioni ed influenze, l’insieme è assolutamente originale. Sentite a questo proposito come centrano il bersaglio l’opener ed omonima Cyberstorm, Iss Armada (…special guest Tiziana Radis), Nanoids in My Head e la conclusiva Timeless Love. Davvero ottima la registrazione, così come perfetti i suoni del basso che, con una leggera distorsione, si destreggia tra ritmiche e contrappunti. Una citazione per il lavoro “tellurico” del batterista Sergio Ciccoli (…degli Scala Mercalli appunto!!!) che si è preoccupato di riempire in modo ottimale le frequenze obbligatoriamente lasciate scoperte dal basso di Enio, nel momento in cui quest’ultimo doveva necessariamente viaggiare sulla parte più alta del manico dello strumento. Un consiglio: fate vostro questo lavoro perchè ne vale la pena e per una volta “supportiamo” la ricerca musicale.    

Voto: 9/10 

Salvatore Mazzarella