ROYAL HUNT - Cast In Stone

NorthPoint
Ascoltare un album dei Royal Hunt ti dona la stessa sensazione di approdare in un porto sicuro. Sai sempre quando pigi il tasto play cosa ti aspetta e se hai apprezzato i lavori che li hanno resi celebri, quali Paradox e Movin Target, certamente non resterai deluso. Perché dico questo. Semplicemente perché questo nuovo lavoro ho aggiunge nulla e ne toglie qualcosa alla carriera di una delle band maggiormente della scena prog power metal non solo europea, ma mondiale. Diciamola tutta D.C. Cooper con le dovute proporzioni, rappresenta uno dei marchi di fabbrica di questa band, diciamo quasi al pari delle tastiere di Andrè Andersen, un po' come nei Maiden Dickinson alla voce ed Harris al basso. Questo semplicemente per affermare che i dischi senza D.C. Cooper hanno goduto più di luce riflessa grazie ai lavori precedenti, che del loro effettivo valore assoluto, pur essendo di ottima qualità. Ecco perché Cast In Stone, mai titolo poteva essere così prevedibile, piace nel suo complesso, senza mai far gridare al miracolo, perché fondamentalmente quello che contiene non è certamente differente ai suoi predecessori.

Mantiene una linea di coerenza ed è quello che vogliono i fan della prima ora. I Royal Hunt non rischiano, pur essendo dei musicisti eccellenti. Fanno il loro un po' come accade per i Manowar, senza però diffamare altri generi musicali. Per dirla con molta franchezza, ascoltando soprattutto i brani più rappresentativi di Cast In Stone come Fistful of Misery e A Million Ways to Die, quando si giunge alla fine, sembra di aver ascoltato un "Paradox" qualunque ed è questo che lascia sbigottiti. Semplicemente perché il loro sound non è cambiato di un millimetro, ne da un punto di vista compositivo, ne come qualità del suono. Praticamente da Cast In Stone pur essendo passati ventitre anni da Movin Target, non paventa alcun cambiamento nella band. Il che può essere positivo perché alla fine i più fedeli non resteranno delusi, ma con onestà al sottoscritto lascia l'amaro in bocca, perché da che mondo e mondo, ogni in ogni partita si scende in campo per vincere e cercare di vincere i campionati, mentre i Royal Hunt danno l'impressione che il pareggio li sta bene. 

Voto: 6,5/10

Maurizio Mazzarella