BALLO DELLE CASTAGNE - Intervista alla Band



Risponde Vinz Aquarian:

Ciao !!! Parliamo subito di questo che è il terzo capitolo della trilogia dedicata all’uomo in tutti i suoi aspetti ? Questa volta il concept ruota attorno alla figura di Gilgamesh… Volete riassumere in breve i contenuti della trilogia stessa ed ll motivo per cui avete accentrato il nuovo album su questo personaggio ?  

-Questa trilogia non è nata come un progetto pianificato a tavolino. Dopo il nostro primo cd, un debutto che ancora ci affascina ma che consideriamo acerbo, molte cose sono cambiate all’interno del gruppo. Il consolidamento successivo di un sound kraut e psichedelico allo stesso tempo, ci ha dato al gruppo e la motivazione necessaria per realizzare questo arduo percorso. Questa trilogia può essere letta come un percorso iniziatico attraverso tre elementi naturali come il fuoco (108), l’acqua (Kalachakra), l’aria (Surpassing all other kings). Il terzo capitolo rappresenta il punto di contatto con l’elemento etereo, Gilgamesh per la sua natura divina ed umana (e per la sua straordinaria storia), rappresenta la meta finale di questo viaggio cosmico/spirituale.

Dal titolo dell’album al vostro monicker si desume la vostra passione per la storia ma anche per le leggende (tra l’altro il Ballo Delle Castagne è un evento proprio a metà tra storia e leggenda…). Ne vogliamo parlare ?

-La storia rappresenta non solo il nostro passato, ma anche il nostro futuro. Spesso dimentichiamo che da certi racconti e leggende si apprendono grandi lezioni. Il Ballo delle Castagne si  riallaccia a quella tradizione che vede tanti dei nostri cantautori raccontare storie a metà tra leggenda e realtà. La nostra stessa esistenza come gruppo è legata alle nostre opere. Una volta finita la musica, cala il sipario.

Come nascono i vostri brani, ci descrivete il loro ciclo di vita dalla composizione alla realizzazione vera e propria?

-La parte più consistente di questo album è stata scritta a quattro mani da me e Diego Banchero. Solitamente partiamo da una intuizione o motivo che io scrivo. In seguito con Diego rielaboriamo la traccia in midi per poi proporla come bozza agli altri musicisti che poi contribuiscono di loro pugno a finalizzare le composizioni.

Ci raccontate dell’origine del gruppo, come vi siete conosciuti e com’è cresciuta l’alchimia che vi ha permesso di produrre un’album interessante come Surpassing…? Tra l’altro siete reduci da qualche variazione di line up,non c’è più Marco Garegnani…

-Il gruppo è stato fondato da me e Marco Garegnani circa 5 anni fa. Marco dopo aver contribuito ai primi due album ha deciso, per ragioni strettamente personali, di uscire dal gruppo. Nonostante questa importante e dolorosa perdita, Io e Diego abbiamo davvero dato il meglio di noi stessi per riuscire a completare l’album che era ancora in uno stato embrionale. Siamo molto soddisfatti del risultato ottenuto e dobbiamo ringraziare tutti i musicisti che sono intervenuti in questo nuovo capitolo del Ballo delle Castagne.

Abbiamo notato un cambio di direzione musicale verso atmosfere più marcatamente prog, rispetto alla psichedelia, che comunque permane in modo più lieve, del precedente lavoro…    

-Assolutamente si. Volevamo un album che esprimesse in pieno tutta la nostra rabbia e disappunto per il mondo che oggi stiamo vivendo. Questo avrebbe dovuto essere l’ultimo capitolo di questa trilogia/viaggio e non poteva che essere un album tra hard e prog rock. Amen !

Nei testi cercate di trasmettere qualche messaggio particolare ? 

-Cerchiamo sempre di guidare il lettore attraverso un percorso guidato ma mai a senso unico. Le nostre canzoni sono sempre storie in divenire. Quello che importa per noi è arrivare al cuore della gente, farla riflettere.

In che modo avete conosciuto gli amici di Black Widow e come s’è sviluppata la collaborazione con questa mitica etichetta ?

-La Black Widow ci ha aiutato tantissimo nella distribuzione del nostro precedente lavoro “Kalachakra”. Il nuovo disco è prodotto dalla BloodRock Records di Enrico Spallarossa, il quale ha fatto un ottimo lavoro di stampa e produzione. La Black Widow allo stato attuale si sta solo occupando della distribuzione. In generale siamo molto soddisfatti di come stanno andando le cose, speriamo non cali il sipario troppo presto su questo capitolo.

E voi collezionate musica ?

-Siamo tutti un po’ collezionisti all’interno della band. Io personalmente mi dedico molto alla ricerca di vinili Kraut Rock e altre stranezze varie degli anni 70….

Come vedete oggi il panorama rock, prog e metal ? Ci sono bands o generi che destano particolarmente il vostro interesse ?

-Rock is dead ! Questa parola oggi ha ancora meno senso di 30 anni fa. Molti gruppi storici degli anni 70 hanno lasciato una grandissima impronta e testimonianza in molte bands attuali. Anche se bisognerebbe analizzare a fondo cosa hanno veramente appreso da questi mostri sacri. Della scena italiana seguo con piacere Il Bacio della Medusa, L’Impero delle Ombre e i grandissimi Witches Brew. Sono invece semplicemente annoiato dalle “cariatidi” che continuano a sfornare album di media qualità, vivendo sui capolavori fatti in gioventù.

Quali saranno le vostre prossime mosse ?

-Stiamo lavorando alla ristampa del primo album. Una versione rimasterizzata e remixata che include molti outtakes e canzoni inedite. Dopo l’estate incominceremo anche a lavorare al nuovo album. Io sono poi concentrato sulla promozione del prossimo album di Mushroom’s Patience (band romana dai toni psych-folk) dove oltre a varie parti di Moog, ho cantato in numerosi pezzi. Diego sta ultimando il leggendario ritorno di uno dei progetti più famosi della Black Widow: Il Segno del Comando.

Ragazzi, lasciamo alle vostre parole la chiusura di quest’intervista…

-Grazie Salvatore per l’intervista ! A breve esce anche il vinile del nostro ultimo album: “Surpassing all other kings”. Vi ricordo il nostro sito: www.ballodellecastagne.com  e la mail per ordinare tutti i nostri titoli tramite Black Widow (blackwidow@tin.it) o Blood Rock! Records (stooge@alice.it) . Prog On !

Salvatore Mazzarella