SASCHA PAETH'S MASTERS OF CEREMONY - Signs Of Wings

Frontiers
Il chitarrista tedesco Sascha Paeth, beno noto per la sua longeva attività alla corte di Tobias Sammet (Edguy) nell'ambito del progetto Symphonic/Power Metal degli Avantasia, non se ne sta fermo un attimo. E decide di creare il suo progetto Heavy/Power Metal personale, i Masters Of Ceremony, ora all'esordio discografico con la mitica Frontiers Records. Della stessa partita sono un manipolo di validi strumentisti, alcuni dei quali facenti parte, tra l'altro, proprio della formazione passata e/o presente degli stessi Avantasia. E' presente poi in formazione la cantante Adrienne Covan (anche in forza a bands come Light & Shade, Seven Spires, Winds Of Plague), la cui voce potente quanto discretamente versatile (assieme ad un'immagine alquanto accattivante, e mo' ve l'ho detto!) caratterizza positivamente la dimensione sonora dei MOC. La quale si muove tra refrain melodici su ritmo "speed" tipici del Power Metal e riffs che sanno addirittura di cromato Hard Rock. Indubbiamente, un album abbastanza particolare. Capace di sciorinare nelle orecchie dell'ascoltatore buone fughe neoclassiche, refrain anthemici che nel Metal più epico non dovrebbero mai mancare, e riffs alquanto articolati e potenti su coordinate che sanno spesso di Metal Classico e, marginalmente, di Prog Metal. Che dire... La perizia tecnica di tutti i musicisti e la produzione appaiono più che buone. E poi sono presenti in aggiunta un paio di deliziose sezioni only-voice-&-piano (su "The Path" e nella conclusiva title-track) che riescono a nobilitare anche il lato più soft della voce di Adrienne. Forse il primo album dei Sascha Paeth's Masters Of Ceremony non è proprio epocale, ma è un disco abbastanza eclettico e, soprattutto nelle melodie, compositivamente ben costruito. Che potrebbe far felice i seguaci del Prog/Power Metal più "madrigalista". A voi l'ascolto. 

Voto: 8/10 

Alessio Secondini Morelli