EDENBRIDGE - Dynamind

SPV
Decimo studio-album per gli austriaci Edenbridge. I quali hanno alle spalle ben 21 anni di forsennata attività musicale (e si sente). La band del polistrumentista/compositore Lanvall e della bella-e-brava vocalist Sabine Edelsbacher, pur muovendosi almeno ufficialmente in ambito tipicamente Symphonic/Power Metal, dimostra palesemente di aver trovato la sua giusta dimensione. Sviluppando e portando felicemente a compimento un percorso artistico/concettuale fortemente personale e caratterizzato da un forte elemento spirituale ed intellettuale. Generalmente, i riffs che caratterizzano e danno incipit ad ogni brano sanno di Power/Heavy Metal, ma sono presenti delle influenze del Prog ben incastonate nel sound della band, assieme a refrain insolitamente corali, particolarmente sentiti, condotti con sicurezza e maestria dalla voce di Sabine. Il tutto supportato da un tappeto di keyboards, capace di dare il giusto tocco drammatico ad ogni composizione, e da una produzione perfetta sotto tutti i punti di vista che riesce a valorizzare bene il trademark sonoro degli Edenbridge. Ma soprattutto, titoli come "The Edge Of Your World" e "All Our Yesterdays" denotano una certa connotazione "adulta" e particolarmente spirituale all'apparato concettuale del disco in questione. Mirato, tra l'altro, a svelare una certa coscienza ecologista. Ovviamente, come riportato nella bio, la suite finale di oltre 12 minuti "The Last Of His Kind", seguita dalla conclusiva, breve title-track con i suoi connotati sonori fortemente sinfonici e liricisti, rappresentano una conclusione da autentica apoteosi, per un album che cerca di affrancarsi dal solito livello buono-ma-concettualmente-non-ispirato di ogni Power Metal album in uscita negli ultimi anni. Un album adulto, raffinato ed ispirato nel vasto mare di proposte Symphonic/Power Metal... come vedete, è ancora possibile trovarlo. Seguite gli Edenbridge perché meritano. Davvero. 

Voto: 9/10 

Alessio Secondini Morelli