ATHLANTIS - The Way To Rock And Roll

Diamonds Prod.
Dopo l'ultimo Ruxt, il bassista e produttore Steve Vawamas non si ferma, e subito s'impegna nella produzione del quinto album del suo altro progetto Athlantis, sciorinandoci dieci nuovi brani di buon Hard & Heavy di classe. L'elemento comune con i Ruxt è dato anche e soprattutto dal tipo di produzione molto similare, in quanto anche questo "The Way To Rock And Roll" è stato prodotto tra lo studio personale di Vawamas e quello di Pier Gonella, attuale chitarrista della band in questione (la quale rappresenta una delle tante attività musicali dello "stokanovista" chitarrista ligure, assieme a Necrodeath, Vanexa e Mastercastle). La quale è poi completata da un trio di altrettante "all-stars" dell'undergroud Metal italico: il batterista "Bix" Bissa che proviene dai Vision Divine, il tastierista Stefano Molinari e, dulcis in fundo, il singer dei mitici Verde Lauro, Davide Dell'Orto. Tutti uniti sotto lo stendardo della classe e della potenza del più viscerale Metallo Pesante. Il risultato è piuttosto analogo all'album dei Ruxt. Metal potente e di derivazione classica, nonché "dalla forte attitudine Hard Rock", proprio come riportato nella bio. Gli elementi per un buon album ci sono tutti. Ottima e pertinente la produzione così come il songwriting, perfetta la coesione tra i musicisti ed energia da vendere. Oltre alla consueta perizia di Pier Gonella alla chitarra, mi piace riscontrare il feeling "grezzo" e viscerale sciorinato fuori dall'ugola di Dell'Orto, il quale pare particolarmente a suo agio con gli schemi vocali dell'Hard Rock. Oltretutto, le keyboards di Molinari brillano, a livello di arrangiamenti, soprattutto in brani come "Black Rose" e "If I", arricchendole ed incastonandosi perfettamente con l'energia delle chitarre. L'album è tutto radicato sulla miglior Tradizione, come dimostra l'atto di affidare l'incipit ad una pigna da assalto frontale come "Letter To A Son". E non mancano episodi più "classy" come "Prayer To The Lord" e "Heaven Can Wait". Tutto questo rende il quarto album degli Athlantis un buon disco. Forse non particolarmente epocale, ma indicativo dell'ottimo stato di salute della scena Hard & Heavy del centro-nord italico. Accordiamo quindi la nostra fiducia alle produzioni della scuderia Diamonds Prod. e supportiamo gli Athlantis. Coraggio! 

Voto: 8/10 

Alessio Secondini Morelli