IMPELLITTERI - The Nature Of The Beast

Frontiers
Ecco un altro bel disco di Heavy Metal "chitarristico" che ti rimette al mondo! Siamo nel 2018, e per fortuna il Sacro Metallo è tutt'altro che "morto e sepolto" come vorrebbero certi detrattori. E, nonostante le voci "bistrattanti" che girano, debbo dire che tutto ciò è grazie anche... ai chitarristi! Soprattutto uno. Che ha capito il suo ruolo, ad onta di una carriera ormai trentennale, e che ha quindi imparato a non "sbavare" mai. Il prode axe-man Chris Impellitteri ci sforna quindi il bellissimo undicesimo album della sua band nominale. E punta tutto sull'impatto sonoro (che la tecnica da "virtuoso" è inutile mostrarla in modo eccessivo per farsi dire che è bravo, tanto lo sanno tutti) e sull'immediatezza di composizioni non lunghissime ma... belle. Potenti, immediate, veloci veloci, come ogni buona metal song dev'esser di rigore, "tecnicistiche" quel tanto che basta per assecondare la sostanza musicale, e beneficianti di una produzione (soprattutto per le chitarre) eccellente! Ed ecco che, con i suoi ormai fidi compagni di band, vale a dire il superbo cantante Rob Rock ed il bassista James Amelio Pulli (ed a cui si è recentemente aggiunto l'ex batterista di Slayer e Testament John Dette), il nostro da vita ad un album fresco e convincente, trabordante la giusta dose di verve chitarristica, ma mai focalizzato sulla "sola" sei-corde. O meglio, sì, trattandosi della band di un chitarrista, ma... non solo. La produzione, come detto molto ben rifinita, le songs che funzionano alla grande, una generosa quantità di energia sonora accostata ad un ottimo lavoro di melodia, non vi daranno praticamente l'idea di un album creato apposta per mettere in luce il solito "virtuoso", bensì, di una metal band affiatata ed equilibrata, che somiglia ad una ben oliata e scoppiettante macchina da guerra capace di sciorinare tanta tanta energia metallica, almeno quanto una gran dose di musicalità, sempre a livelli eccelsi. Qui la chitarra è sì lo strumento guida, ma non eccede e non disquisisce mai dall'economia musicale di ogni brano, arricchendolo invece, senza mai "troppeggiare". Riffs di grandissima qualità, infarciti di sequenze "shredding" come quelli che introducono "Gates Of Hell" e "Shine On" (ne pesco un paio a caso dal mucchio ma sono praticamente tutte belle), assoli tecnicamente ineccepibili, qualche puntata "d'obbligo" sul Neoclassico come nell'ottima resa della cover di "Phantom Of The Opera", tratta dal famoso musical di Andrew Lloyd Webber (una "metal version" davvero raffinatissima nell'esecuzione, tanto per le vocals recitative e "liriche" ottimamente rese dal bravissimo Rob Rock quanto per il duetto tra la chitarra ed un organo quasi in stile Bach)... e vi posso assicurare che alla fine della riproduzione del CD, quasi d'istinto, vi troverete a premere di nuovo il tasto play per riprendere l'ascolto dall'inizio. Pensate che i nostri "si permettono" addirittura di coverizzare "Symptom Of The Universe" dei Black Sabbath... rendendola piena zeppa di assoli armonici e scale di shredding in continuo contraltare con l'ormai classico ed epocale "riffone" di Tony Iommi. Qui si potrebbe un po' risentire il fan longevo dei Sabbath che è in me. Più di tanto non mi pronuncio (eguagliare l'originale è impossibile), ma nonostante questo, la resa in stile quasi Power Metal del brano è, diciamo, simpatica ed energica. Insomma, "The Nature Of The Beast" è un disco di Heavy Metal perfetto per il 2018. Manieristico, se vogliamo, ma perfetto. E ciò nonostante, il nostro Chris riesce anche ad infarcire le partiture con qualche trucchetto chitarristico da mandare in sollucchero ogni amante della sei-corde (ascoltare ad esempio ciò che ci combina all'inizio di "Do You Think I'm Mad"). Quindi, anche chi ama Impellitteri come "guitar-hero" risulta pienamente accontentato dal disco in questione. Cosa volete di più? Io personalmente metto "The Nature Of The Beast" in testa alla classifica degli album di "Shredding Metal" dell'anno in corso, ex-aequo con "Metal Souls" dei Nozomu Wakai's Destinia. Felice ascolto! 

Voto: 8,5/10 

Alessio Secondini Morelli