PAOLA PELLEGRINI LEXROCK , "E' il lavoro migliore che ho fatto"


Sei appena uscito sul mercato discografico con un nuovo album in studio, puoi presentarlo ai nostri lettori?

“Lady to Rock” è il mio terzo album e posso con orgoglio dire che è il lavoro migliore che ho fatto! È un concentrato di energia e potenza, che spazia dall’hard rock al metal passando dal punk. Ogni canzone ha una propria anima e le proprie peculiarità, per questo il disco risulta variegato e poliedrico, rispecchiando appieno la mia personalità. Con questo album ho voluto fare un deciso salto di qualità ed ho curato maggiormente gli arrangiamenti e il sound. Inoltre, la collaborazione con professionisti di alto livello, come Giuseppe Scarpato,  chitarrista di Edoardo Bennato e produttore del disco, mi ha aiutato ad esprimere al meglio le mie potenzialità di musicista e compositrice. 


Come si è districata la tua formazione da musicista?

Da piccola, ho scoperto l’hard rock grazie ai Guns’n’ Roses e ne sono rimasta folgorata. Da quel momento in poi non ho più smesso di ascoltare hard rock, heavy metal e punk in tutte le loro sfaccettature e da adolescente ho poi iniziato a suonare la chitarra. Fin dall’ inizio ho scritto mie canzoni, finché,  dopo esperienze in vari gruppi, ho creato il mio progetto solista Paola Pellegrini Lexrock, coniando la parola LEXROCK per descrivere l'unione dei miei due mondi: da un lato la legge (sono avvocato penalista), con il costante impegno di tutelare i diritti costituzionalmente garantiti di ogni persona; dall'altro il rock, inteso nel suo senso più ampio di forza dirompente e amore per l'autenticità.

Come hai scelto il titolo del disco?

Volevo un titolo che mi descrivesse pienamente: ho pensato quindi di parafrasare il celebre motto “Ready to rock” e trasformarlo in “Lady to Rock”, visto che sono una donna, suono la chitarra e faccio rock. 

A cosa ti ispiri quando componi?

Traggo ispirazione dalle mie esperienze e dalle mie emozioni.  


Quali sono gli elementi della tua musica che possono incuriosire un vostro potenziale ascoltatore e quali sono quindi le qualità principali del tuo nuovo album?

Come dicevo prima, la varietà delle canzoni e la qualità di come sono state suonate,poi  arrangiate e realizzate nell’ ottimo lavoro di mixing e mastering da Giovanni Gasparini (Bugo, CSI, Irene Grandi, Bandabardò,  Diaframma ecc. ) costituiscono punti di forza del disco, che è diretto ed elaborato al tempo stesso, carico di potenza ma anche con una particolare attenzione alla melodia.

Come nasce un tuo pezzo?

Non c’è una regola, dipende dall’ispirazione del momento e ogni canzone ha una storia, ma di solito arriva prima la musica e poi il testo.

Quale è il brano di questo nuovo disco al quale ti senti particolarmente legato sia da un punto di vista tecnico che emozionale?

È difficile rispondere,  perché ogni brano l’ho creato con passione ed esprime una parte di me. Forse quello cui sono più affezionata è l’unica canzone in italiano dell’album, “Avuta mai” : una vera mazzata, con a metà canzone un cambio di tempo raffinato ed evocativo, per poi sfociare in un finale ancor più aggressivo e trascinante. Anche il testo è molto particolare: parla del concetto sbagliato di amore inteso come possesso che porta a schiacciare l’altro. È una rivendicazione di autenticità e libertà. 

Quali artisti hanno influenzato maggiormente il tuo sound?

I grandi classici come Motorhead,  Ac/ Dc, Led Zeppelin, Black Sabbath, Iron Maiden, Judas Priest, ma anche Elvis, Johnny Cash, Sex Pistols, Ramones. Penso che tutto quello che è venuto dopo trova qui le proprie radici. 

Quali sono le tue mosse future? Puoi anticiparci qualcosa? 

Ho molti progetti cui sto lavorando. Intanto posso dirti che sto preparando un nuovo video clip per il prossimo singolo estratto dal mio ultimo album.

Come pensi di promuovere il tuo ultimo album, ci sarà un tour con delle date live?  

Anche se amo molto suonare dal vivo, per adesso ho sospeso l’attività live dato che sono in attesa del mio primo bambino. Mi concentro quindi nella promozione del disco tramite la stampa e le mie etichette discografiche.  

Come giudichi la scena musicale italiana e quali problematiche riscontri come artista?

Penso che ci siano tante valide band in Italia, ma purtroppo a livello di cultura musicale, specialmente in ambito rock, siamo molto arretrati. Questo rende più difficile che in altri Paesi poter trovare locali dove esibirsi che accettino band che non fanno cover o musica commerciale e purtroppo non avere molti spazi rende difficile anche creare un pubblico ampio che segua questo genere di musica. 


Internet ti ha danneggiato o ti ha dato una mano come musicista?

Che piaccia o no, il mondo è cambiato e quindi bisogna adeguarsi alla nuova realtà. Certamente sono dispiaciuta dal fatto che gli album non sono più intesi come oggetti da avere , ma prevalentemente sono diventati solo file da scaricare, troppo spesso gratuitamente con una facilità estrema. Questo svilisce il mondo della musica perché dietro un album c’è tantissimo lavoro. Però mi sembra di vedere anche dei segnali positivi, come il ritorno del vinile, e anche una certa ripresa delle vendite dei cd fisici, segno che la gente sta tornando ad apprezzare la musica. In generale credo che Internet sia un ottimo strumento per farsi conoscere in modo più ampio.

Il genere che suoni quanto valorizza il tuo talento di musicista?

È la musica che amo, che sento mia, quindi penso che mi valorizzi pienamente.

C’è un musicista con il quale vorresti collaborare un giorno?

Slash!! 

Siamo arrivati alla conclusione. Ti va di lasciare un messaggio ai nostri lettori?

Non perdete il mio nuovo album “Lady to Rock” , non ve ne  pentirete! ! LEXROCK! ! 

Paola Pellegrini