ZOMBIFICATION - Below The Grief

Doomentia
Stupenda la copertina che ritrae con gusto, appieno e senza sorpresa il contenuto del suonato. Siamo di fronte ad una band death metal, che sfodera sette brani ben suonati e cantati, regalandoci gioia ed amore per i 45 minuti della durata del disco. Ricordi alla Pestilence, profumi alla Cannibal, sentori di Obituary, orizzonti alla Death … si potrebbe continuare così per tutta la recensione; non scherziamo, non intendo che la band copia a tutto spiano, ma anzi voglio onorare il gruppo ed il lavoro portando tutto “in palmo di pano”, la band ha un proprio stile, non fraintendetemi, sto solo parlando della traccia che si è seguita per per il disco e per far capire lo stile e l’intento. Le “direttive” sono quelle “di fare male” e di suonare con testa, gusto e fantasia. Fin dalle prime note i Zombification fanno sentire all’ascoltatore che “ci sono”, La voce ringhia, le martellate di batteria non si contano più tanto sono persistenti e violente, il riffing di chitarra non è alla “born to be wild”, ma è più alla “born to be EVIL”, non so se riuscite ad intendere, ma penso di si!! Tutti i brani hanno un’anima a se stante, per cui ognuno troverà all’interno di questo lavoro la propria gemma di favore. Un bel lavoro che ritrae appieno il ritratto di quello che deve essere riprodotto se si parla di classico Death metal senza compromessi di sorte e senza divagazioni varie inutili. 

Voto: 6,5/10

Flavio Facchinetti