CADAVERIA - Intervista alla Band


Risponde Cadaveria (voce)

Siete appena usciti sul mercato discografico con la ristampa del secondo album, potete presentarla ai nostri lettori?

Si tratta della ristampa di Far Away From Conformity, uscito originariamente nel 2004, e finalmente di nuovo disponibile in CD (versione digipack) dall’8 dicembre e in vinile dal 12 gennaio. E’ un album molto importante per la nostra storia e il titolo parla chiaro! Ha segnato il passaggio da un filone prettamente Black e Gothic Metal ad un sound più personale, variegato e difficilmente etichettabile, il sound marchiato Cadaveria, che accoglie influenze da ogni sottogenere dell’heavy metal per esprimere quello che siamo, fregandosene di ogni moda o cliché. L’album è stato completamente remixato e rimasterizzato per l’occasione. Inoltre presenta due tracce, Blood and Confusion e The Divine Rapture, con nuove tracce vocali. Si è trattato di una scelta obbligata: in fase di pre-remix ci siamo infatti accorti che i files della voce di questi due brani erano assenti, andati perduti per un errore nel back up, così sono entrata in studio e li ho ricantati. Dunque non una semplice ristampa ma un album rimesso a nuovo sotto ogni aspetto, anche nella grafica, che abbiamo curato molto. La versione in vinile sarà super limitata: colore metallizzato in 300 copie numerate a mano, disponibile anche in preordine sul nostro sito cadaveria.com L’acquisto del vinile dà accesso al download gratuito di Call Me, cover dei Blondie.


Come è nata la vostra band e quali sono le vostre origini?

I CADAVERIA sono nati nel 2001 da un’idea mia e di Marcelo Santos (Flegias). Reduci da un’esperienza decennale negli Opera IX, sentivamo l’esigenza di creare uno spazio artistico dove esprimerci più liberamente e così è stato in questi sedici anni e sarà in quelli a venire, finchè avremo voglia di continuare. 

Come è nato invece il nome della band?

La band chiaramente eredita il nome d’arte che porto da oltre venticinque anni. Questo nome è nato ispirandomi autoironicamente al personaggio di Morticia Addams e sottolinea il mio amore per tutto ciò che è oscuro e legato all’immaginario gotico e cimiteriale.

Ci sono delle tematiche particolari che trattate nei vostri testi o vi ispirate alla quotidianità in genere? Che peso hanno di conseguenza i testi nella vostra musica?

“Quotidianità in genere”? Giammai! Rifulgo tutto ciò che è “quotidiano”, “generale” e “normale” per definizione altrui. Per me fare musica è un’esigenza così come scrivere testi è una terapia. I miei testi traducono il mio flusso di coscienza. Sono una persona riservata ma in essi non ho paura di mettere a nudo la mia anima. Del resto credo nel forte valore della verità. Uno scandalo in questa epoca costruita sulla finzione.

Quali sono gli elementi della vostra musica che possono incuriosire un vostro potenziale ascoltatore e quali sono quindi le qualità principali dei vostri album?

Abbiamo sempre curato ogni produzione nei minimi dettagli dalla A alla Z sia dal punto di vista musicale, in primis, che dell’immagine. Credo che un potenziale nuovo ascoltatore potrebbe farsi ispirare da una delle copertine dei nostri album, partire da una suggestione visiva per addentrarsi nel nostro mondo, fatto di ragnatele, incubi, rituali, ombre, follia e… partite a scacchi col destino. Dai cominciate a giocare: questo è il nostro link Spotify http://bit.ly/cadaveriaonspotify Un click sulla copertina che ti ispira di più e inizi il tuo viaggio…


Come nasce un vostro pezzo?

Non c’è una formula che vale per tutti i brani e negli anni il songwriting ha avuto approcci diversi anche in base ai musicisti che hanno militato nella band. Il fatto di avere membri del gruppo sparsi un po’ in tutta Italia ci ha spesso portati a elaborare il grezzo dei brani a distanza, scambiandoci files, e a definire poi bene il pezzo durante la pre-produzione degli album. Più o meno così è nato Silence, il nostro quinto album, uscito nel 2014, per il quale musica e testi sono stati scritti in momenti separati e miscelati successivamente attraverso un lavoro congiunto tra me e il chitarrista. Tornando invece a Far Away From Conformity, lì ci sono riff tirati giù da me insieme alle parole e successivamente proposti al resto del gruppo, e canzoni nate in sala prove, quando ci si trovava io, Frank (il precedente chitarrista) e Marcelo (batteria). In genere comunque per quanto riguarda le parole io prendo appunti ogni qualvolta mi viene un’ispirazione. In un secondo momento le riorganizzo in forma di testo e creo la melodia.

Quale è il brano al quale vi sentite particolarmente legati sia da un punto di vista tecnico che emozionale?

Ce n’è più di uno: Spell è il nostro cavallo di battaglia, quello che non puoi permetterti di non fare ai concerti se no il pubblico resta deluso. Memento Audere Senper è il brano che contiene il nostro credo. Strangled Idols è probabilmente la rappresentazione più fedele del mio modo di pensare più recente.

Quali band hanno influenzato maggiormente il vostro sound?

Siamo cresciuti a pane e Venom, Celtic Frost, Death, Sepultura e Mercyful Fate e le nostre orecchie non più da teenagers hanno tritato davvero di tutto, ma non possiamo dire di avere band di riferimento specifiche. I Cadaveria sono nati quando ognuno di noi aveva già anni di esperienza alle spalle. Questa maturità ha fatto sì che la band intraprendesse un percorso personale fin dall’inizio, sfornando un sound proprio. Oggi, ancora meno che agli inizi, non avrebbe senso rifarsi a qualche band in particolare. La nostra personalità si è rafforzata con gli anni e la nostra musica è cresciuta con noi.

Quali sono le vostre mosse future? Potete anticiparci qualcosa? 

Negli ultimi cinque anni abbiamo lavorato davvero sodo sfornando due album, un doppio DVD un EP e tre singoli, oltre alla recente ristampa di cui sopra e abbiamo suonato in maniera intensiva in Italia e all’estero. E’ giunto il momento della riflessione e del rinnovamento. Ci prendiamo qualche mese per raccogliere nuove forze e nuove idee prima di passare alla scrittura del prossimo capitolo.

E’ in programma l’uscita di un album dal vivo o magari di un DVD?

Gli album dal vivo così come i DVD dal vivo li trovo inutili e noiosi. Infatti il nostro doppio DVD Karma uscito nel 2013 è un retrospettivo sulla storia della band, un faro che getta luce sul dietro le quinte dei CADAVERIA, mostrando come lavoriamo in studio, sulla nostra immagine, sui video (che Marcelo ed io realizziamo in autonomia poiché siamo anche videomakers), e contiene solo spezzoni di live e di vita on the road. Per godersi un intero concerto dei Cadaveria la gente deve ancora alzarsi dal divano.

Come giudicate la scena musicale italiana e quali problematiche riscontrate come band?

Le problematiche della scena metal nostrana le conosciamo tutti: le band non si sopportano a vicenda, non c’è collaborazione tra locali e band, il pubblico non ha più voglia di supportare i gruppi underground e preferisce spendere per i grandi eventi. Non giudico niente e nessuno ma questo è quanto.


Internet vi ha danneggiato o vi ha dato una mano come band?

Per quanto mi riguarda ha facilitato il rapporto con i miei fans. Almeno non devo andare in posta a spedire lettere coi francobolli riciclati come facevo negli anni novanta. Ma è un’arma a doppio taglio, perché essere a portata di mano dei tuoi fans crea anche tanto lavoro in più (vedi la gestione dei socials) e dà voce ai leoni da tastiera. Indubbiamente internet ha agevolato la creazione di nuovi contatti, che poi in taluni casi si sono rivelati proficui in ambito promozionale e live. E’ fuori discussione che i CD non si vendano più e che la fruizione della musica in modo digitale renda tutto estremamente più veloce e… labile. 

Il genere che suonate quanto valorizza il vostro talento di musicisti?

Preferisco lasciare queste valutazioni ai critici musicali. 

C’è un musicista con il quale vorreste collaborare un giorno? 

Magari King Diamond o Marilyn Manson. Mi piace pensare in grande.

Siamo arrivati alla conclusione. Vi va di lasciare un messaggio ai nostri lettori?

Grazie per questo spazio che ci hai dedicato. Ai lettori un saluto e un invito ad ascoltarci se non lo avete ancora fatto. Ai cultori del vinile un consiglio di accaparrarsi una copia dell’edizione limitata di Far Away From Conformity a questo link http://www.cadaveria.com/web/shop/far-away-from-conformity-ltd-colored-vinyl/ prima che sia troppo tardi. 

Maurizio Mazzarella