TORVARA - Killing Culture

Satanic
I piemontesi Torvara fanno del genuino black/thrash metal senza compromessi. Un genere il loro che ha una sola chiave di lettura, la distruzione più totale; in queste sette tracce i nostri sanno farsi valere. Il primo brano è devastante,”Blood forest” introdotto da rumori di taglio industriale arriva con un diretto up tempo con varianti in blast beat ad opera di Summ Algor, mentre le chitarre grattano le carni ad opera di M.(The true endless/Skoll) e le vocals più nere di Katharos ci danno il senso più oscuro di tale musica. “Blindness” è un brano veloce, compatto di puro estremismo malvagio; chitarre gelide, maligne e scream black metal, unito ad un blast beat non fa prigionieri; per poi rallentare ma non per questo deviare dal percorso. “Woundless war” è un cuore nero pulsante odio; chitarre nere come la pece che prendono spunto dal più vizioso thrash tedesco, sezione ritmica tonante e uno scream grondante odio puro. La titletrack preceduto da una voce filtrata proveniente da dimensioni diaboliche è puro thrash metal venato dalla nera fiamma, teso, mortifero e letale, blast beat intervallati al più classico “tupa tupa” ci porta in una spirale di odio. “No return” è un brano come dice il titolo, senza ritorno alcuno, lento, cadenzato, infernale; riff black/thrash maligni e malvagi unito ad un breve solo di chitarra, non ci danno speranza alcuna di redenzione. “Slave of christianity” è un attacco diretto senza fronzoli, all’arma bianca, thrash metal nero e infuocato contro la religione cristiana, una furia senza controllo, atto solo a distruggere. “Submit and obey” sembra una versione più nera, diabolica e letale dei primi Sodom, senza pietà riff neri come la pece con blast beats e furia pura; una grande conclusione. Un disco da avere per la sua genuinità, impegno nel perseguire il nero cammino e fede cieca nei propri mezzi di distruzione sonora, ovvero in una parola sola, Torvara; culto! 

Voto: 8/10  

Matteo ”Thrasher80”Mapelli