VIRTUAL SYMMETRY - X-Gate

Autoprodotto
I Virtual Symmetry sono attivi dal 2009, fondati dal chitarrista Valerio Æsir Villa, e hanno debuttato lo scorso anno con Message From Eternity, full length che vedeva come ospiti, oltre ad Alessandro Del Vecchio, Jordan Rudess, tastierista di quella che è la massima influenza del gruppo, i Dream Theater. X-Gate Suite è il loro nuovo album.I tre brani che lo compongono,pur mantenendo una certa autonomia, riescono ad integrarsi perfettamente, dando l’idea di trovarsi di fronte ad un’unica, monumentale composizione e l’aiuto visivo del DVD accentua ulteriormente questa sensazione. L’ottima scrittura del chitarrista Valerio “Æsir” Villa (“Eyes Of Salvation”), del bassista Alessandro Poppale (“Alchymera”) e del tastierista Mark Bravi (“Elevate”, insieme a Villa) permette alle tre canzoni di fluire in modo perfettamente naturale: tutte le singole sezioni che vanno a comporre le tre tracce riescono a non risultare semplice sfoggio di tecnica, sterile progressione senza alcuna anima e, nonostante la complessità che caratterizza tutte e tre le composizioni, non viene mai persa di vista la visione generale.

Come accadeva già nell’album di debutto, viene lasciato largo spazio alle emozioni, che sembrano essere l’elemento fondante della musica del quintetto lombardo. D’altro canto, la propensione della band ad un’ottica cinematografica non può che portare ad accentuare questo aspetto, come ogni colonna sonora degna di tale nome dovrebbe fare. Mettersi ad elencare le influenze che vengono alla mente durante l’ascolto dei brani sarebbe quasi voler sminuire l’impegno profuso dai musicisti nel dare vita alle tre tracce. Da questo punto di vista è meglio sottolineare come, all’interno di una visione musicale molto personale, la band abbia voluto omaggiare qua e là alcuni grandi del panorama prog e non, senza per questo ritrovarsi a copiare spudoratamente idee e tematiche. Una menzione speciale va fatta per il cantante Marco Pastorino (Temperance, ex Secret Sphere), autore di una grandissima prova vocale, perfetto lungo tutto quell’ottovolante di emozioni e ritmi che è la musica dei Virtual Symmetry. Il duetto all’interno di “Elevate” con l’ospite Diane Balzari (Lost Journey) è una piacevole sorpresa, capace di donare ancor più raffinatezza e coinvolgimento ad una musica già di suo capace di trascinare l’ascoltatore. Come per “Message From Eternity”, il tutto avrebbe meritato ben più di un’autoproduzione (soprattutto dal punto di vista della “patina” complessiva), ma accontentiamoci momentaneamente di questa mezz’ora di musica sentita, ben scritta e indubbiamente ben suonata. E attendiamo trepidanti il prossimo full-lenh della band meneghina 

Voto: 9/10 

Bob Preda