Rock Company |
Scrivere di questa particolare band non è molto semplice. I russi Sunrise Auranaut nascono come studio project dal polistrumentista Vitaly Kiselev. Quest’ultimo ha dato vita a questo particolare e interessante per certi versi progetto musicale. L’album in questione sicuramente non è di facile ascolto per chi cerca veloci e immediate melodie da assimilare all’istante, oppure chi è in cerca di forza bruta e grezza. Qui si parla di una particolare miscela di suoni e generi che spaziano dal rock, metal, symphonic al progressive di classe. Le influenze che se ne ricavano da The Ocean Of Unspoken Words sono molteplici. Si possono trovare reminiscenze di Uriah Heep, Yes, E.L.P. , ma Kiselev non disdegna neanche il prog di stampo prettamente italiano, quello tanto per capirci degli anni ’70. Si, perché il compositore russo sembra amare particolarmente il nostro orgoglio musicale conosciuto in tutto il mondo.
E come se si mischiano in un unico calderone Goblin, PFM, New Trolls e tutto quello che ne consegue. Potrebbe apparire ad un primo ascolto prolisso, ma pian piano cresce la voglia di addentrarsi sempre più in questo particolare mondo fatto anche di molta psichedelica. All’interno di questo lavoro possiamo trovare quindi svariate tipologie di brani tra cui alcuni davvero validi come The Secret Of Nightlife, oppure la più ariosa Who Is There , una delle tracce più riuscite. Mentre con In a Room with Many Mirrors, possiamo facilmente ricordare la grande PFM. In linea di massima anche se non è di facile presa, dopo svariati ascolti l’album riesce comunque a convincere e conquistarsi un posto nella propria collezione di prog album di tutto rispetto. Non sarà per tutti, consigliato a chi si nutre di questo particolare genere che richiede tra l’altro probabilmente più di un ascolto per essere apprezzato appieno.
Voto: 6,5/10
Sandro Lo Castro