MONNALISA - In Principio

Andromeda Relix
Sono passati circa otto anni dalla fondazione di questa band che risponde al nome di Monnalisa. E dopo svariati cambi di formazione arrivano finalmente alla stabilità tanto voluta, che gli ha permesso di tirar fuori un ottimo debutto discografico su lunga distanza. Il titolo di questo primo lavoro in studio è In Principio, dico incentrato su una sorta di heavy rock dalle colorate tinte più svariate, senza vincoli per essere più precisi. Brani che rispecchiano le volontà dei musicisti che stanno dentro questo interessante progetto. Hanno una loro personale concezione di fare musica. Pur non negando le influenze ricevute da band quali Deep Purple, Rainbow ,Dream Theater e altri i ragazzi della band riescono a emergere in modo del tutto personale, complice anche il fatto di usare il cantato in italiano che rende il tutto molto genuino. Si mischia facilmente anche il prog in molti punti con il metal più classico.

Un uso meticoloso ma mai opprimente e fino a se stesso viene fatto degli strumenti. Ci sono brani da dieci e lode come Catene Invisibili, in cui il tutto viene trainato dalle belle vocals di Giovanni Olivieri che tra l’altro suona anche le tastiere. Nella canzone Ricordi ad esempio si fonde alla perfezione il lato arioso di Ozzy Osbourne con il più classico prog italiano, infarcito da tastiere che ricordano vagamente i Deep Purple. Forse i brani in alcune occasioni possono sembrare un po’ malinconiche, ma nel contesto questa sensazione dona una luce oscura al punto giusto. Ogni brano ha qualcosa da raccontare, qualche emozione da tirare fuori. Questo disco ha solo bisogno di essere inserito nell’apposito vano e fatto partire, il resto verrà da se. Un plauso va anche alla sempre attenta Andromeda Relix che ha messo sotto le proprie ali protettrici questa interessantissima realtà italiana, di cui andare veramente fieri ed orgogliosi. Da tenere d’occhio perché sicuramente sentiremo parlare parecchio dei Monnalisa. 

Voto: 9/10

Sandro Lo Castro