Punishment 18 |
Nuovo album per i deathsters nostrani Scream 3 days, autori di un buonissimo disco di death metal, potente e ben costruito.
L’opener è terremotante, fa già capire le intenzioni del gruppo, riff graffianti con chitarre affilate, batteria che non si scorda di mantenere il groove inframezzando il brano di rallentamenti improvvisi e un cantante che ha un growl bestiale, stessa cosa si può dire del secondo brano “no one” perché non fa prigionieri; ritmiche assassine, accelerazioni a rotta di collo e voglia di pogare massima on stage , cosa volere di più? “The worst is yet to come” è una dichiarazioni d’intenti che non si scorda la lezione thrash ma la assimila a dovere col tessuto musicale del gruppo tenendo la guardia alta; altro brano eccellente è “Sweet dirge”che fa sentire un profumino delizioso di old school swedish death metal della scuola di Goteborg, perché dosa sapientemente aggressione sonora, e uso sapiente della melodia ,nei riff di chitarra aperti e nel ritornello, questo è grande death metal.
Una breve intro ci porta ad un brano ben calibrato come “The goddess of” dove la band va spedita come un fulmine con cambi di tempo, riffing di chitarra spessi e poi nella parte centrale si cambia atmosfera non diminuendo l’impatto del brano, pezzo sicuramente da 90.
“Hate pusher anche qui si ricorda la scuola svedese, ma non solo, perché la personalità della band è presente per tutto il brano; il tiro è compatto, non scende mai di livello, gli incastri ritmici s’innestano alla perfezione, e veniamo alla titletrack; anche questo un brano ricco di sapore con riff dissonanti ,e impatto generato da una sezione ritmica che sa il fatto suo, ma che rallenta con gusto nel momento del chorus, il singer la fa da padrone donando ferocia al tutto.
Un disco composto da 9 brani perfetti, una lezione per chi volesse conoscere veramente cosa vuol dire death metal, ottimo disco, ottima band, ottima musica; quindi, da assumere più volte, prima e dopo i pasti.
Voto: 7,5/10
Matteo ”Thrasher80”Mapelli