EMILIO DE BIASE - Intervista all'Artista


Sei appena uscito sul mercato discografico con "Interplanetary voyage aboard a six strings" puoi presentarlo ai nostri lettori?

-"Interplanetary voyage aboard a six strings" è il mio album di esordio con la prestigiosa etichetta discografica Videoradio di Beppe Aleo, persona innanzitutto che stimo molto, nessuno ha avuto la volontà e, soprattutto il coraggio, di andare in una direzione discografica fuori dagli stereotipi nel nostro territorio nazionale, scelta orientata per l’appunto verso la musica strumentale in primis.. ecco perché in cuor mio lo considero il “Mike Varney” Italiano.. Quando nel 2009 arrivò il contatto della Videoradio fu per me una situazione inaspettata, lo ammetto, la cosa mi lasciò sorpreso e quando leggevo la mail su myspace non credevo ai miei occhi.. anche perché arrivò in un momento della mia vita di abbattimento totale, le mie speranze di un contratto discografico con un’etichetta di spessore musicale erano ormai accantonate, anche a causa di una debacle avvenuta con i Nox Perpetua, progetto con il quale mi ero spinto tanto, ottenendo numerosissime Top Demo su varie riviste e Webzines… inviai diverso materiale a varie case discografiche in tutto il mondo, sperando che i risultati ottenuti potessero in qualche modo suscitare l’attenzione dei discografici, ma non accade ciò che speravamo… per varie ragioni che scaturirono in serie successivamente, subentrò lo sconforto e la rassegnazione con il conseguente scioglimento.. La chiamata in causa di Beppe Aleo risvegliò in me quello spirito guerriero che avevo frenato e, come un vulcano che si risveglia dopo anni di quiete, mi rimboccai le maniche con estrema euforia ed entusiasmo, rimettendomi a lavoro sulla composizione di nuovo materiale e soprattutto per chitarra solista, assecondando così il mio più grande sogno.. decisi di occuparmi io della realizzazione dell’intero lavoro, dalla composizione all’esecuzione di tutte le partiture strumentali, dalla registrazione al mastering… non per presunzione, ma semplicemente perché avevo le idee chiare su ogni cosa da fare con gli strumenti e le varie sonorità da riprodurre, in un certo senso tale cosa non era una novità per me, visto che per la maggiore mi toccava seguire lo stesso modus operandi del periodo Nox Perpetua, dove, come unica differenza, ero coadiuvato da un solo elemento. Decisi di realizzare un concept album che come tema mettesse in evidenza le più recenti scoperte riguardanti il nostro Universo… E bene si, l’astronomia è una mia passione che mi ha affascinato sin da bambino.. pur essendo un disco strumentale, il booklet all’interno riporta citazioni ed illustrazioni in modo da permettere all’ascoltatore una migliore proiezione, una maggiore immedesimazione, un’immaginario più efficace.. il contesto musicale trattato, riproduce uno scenario innovativo,  cercando di descrivere in musica le conoscenze e le atmosfere del cosmo, traducendo in note i misteri più affascinanti dell’universo, di cui il genere umano risulta parte integrante.. la chitarra solista regna sovrana in questo insolito sfondo cosmico, a tratti concreto, mentre talvolta surreale, ove atmosfere ipnotiche, vanno ad avvolgere a loro volta, una miscela ottenuta tra il progressive e la fusion metal, vagando ripetutamente in dilagazioni ricche del feeling più viscerale ed evocativo.. Ecco.. questa è la ricetta di "Interplanetary voyage aboard a six strings".

Quanto tempo è servito per completarlo, tra stesura e registrazione?

-Essendomene dovuto occupare di tutto, ho impiegato 4 anni di lavoro intenso.. alla fine decisi di alzare le mani e toglierle definitivamente dal progetto solo dopo aver raggiunto la mia estrema soddisfazione, convinzione ed appagamento.

Quali sono i pregi di "Interplanetary voyage aboard a six strings"?

-Beh questo non spetterebbe a me dirlo.. he he… ma se proprio devo dare un giudizio, credo che i pregi più elevati siano due: l’ambientazione stilistica scaturita risulta piuttosto originale, ho cercato di scoprire il più possibile una mia identità, cosa che nel genere guitar hero quest’aspetto spesso rischia di esser trascurato… certo l’inspiration corner è un fattore che non può assolutamente mancare in nessun musicista, è inoltre doveroso dire che, ovviamente, tirare fuori generi nuovi risulta sempre più difficile, perciò ritengo che la nuova forza musicale risieda nel trovare le giuste mescole per ricreare delle miscele che risultino innovative, fresche.. dei suoni o strumenti che messi insieme suonino come un qualcosa che sa di unico… come nella nouvelle cuisine… se ci si fermasse al convenzionale sarebbe la fine… mi ritengo un rivoluzionario, un sostenitore del progresso, dell’evoluzione.. non mi ci vedo nel riproporre cose già suonate e risuonate, mi piace l’idea di disporre in modo molto camaleontico, un filo conduttore che vada a legare le varie diversità stilistiche in maniera ben connessa fra loro, senza intaccare il song-writing. Un’altra cosa di cui sono molto fiero è il suono solista ottenuto, sul quale ci ho lavorato tanto, cercando di ottenere una timbrica massiccia, robusta, che valorizzasse i tocchi dinamici nelle sezioni più ricche di feeling, ma allo stesso tempo fluida, limpida, una sensazione quasi, come dire.. ”liquida”.., per l’esecuzione delle parti virtuose.

Quale è il brano di "Interplanetary voyage aboard a six strings" al quale ti senti particolarmente legato sia da un punto di vista tecnico che emozionale?

-Rispondere a questa domanda è davvero spiacevole,,, perchè in qualche modo mi sembra di fare un torto alle restanti dieci… facciamo così… concedimene almeno due…. “The Milky Way’s Hungry Monster” perchè dietro ci sono un sacco di vicende che mi hanno portato alla stesura di questo brano, si racchiude un carico immenso di emozioni e stati d’animo quali rabbia, paura, rassegnazione, disorientamento… e danzano in un vorticoso scenario enigmatico… e poi “Aidil’s Sky”… perchè…. Perché… sono fatti miei…  (Raz Degan docet…)

Quali band o chitarristi hanno influenzato maggiormente il tuo sound?

-…Ops…  Quanto spazio ho? Più che influenzato, diciamo che c’è una cernita che fa parte della lista dei miei maggiori ascolti da quando ho iniziato a lavorare all’album, ma lo ammetto,,, è una lista molto striminzita… cercherò di essere il più sintetico possibile: Liquid Tension Experiment, Shadow Gallery, Dream Theater, Uncle Moe’s Space Ranch, Power of Omens, Steve Vai, Greg Howe, Joey Tafolla, Victor Wooten, Dave LaRue,T.M. Stevens,Garsed & Elmerich, Savatage, CAB, Annihilator, Extreme, Andy Timmons, Vinnie Moore, Michael Romeo, Van Halen, Brian May, National Geografic Channel, Discovery Channel… Anche se non posso dimenticare il contributo ricevuto alla mia crescita culturale sin da adolescente, da determinate band o chitarristi, che hanno allargato i miei orizzonti musicali in maniera vistosa come Frank Zappa, Rick Wakeman, Gli Area, Le Orme, il Banco Del Mutuo Soccorso, Joe Satriani, Richie Kotzen, Queen, Symphony X, Death, Sadist, Cynic, Atheist, Pantera, Carcass, Atrox, Tactile Gemma, Virgil Donati, Planet X, Gorefest, Necrophagist, 3rd and the Mortal, Type O Negative, Rhapsody of Fire, Labyrinth, i fantastici 4 guitar players italiani: Ricky Portera, Giacomo Castellano, Massimo Varini, Andrea Braido.. Terry Bozzio, Steve Gadd, Blind Guardian, Primus, Elio e le Storie Tese, Infectious Grooves, Maurizio fermami!!!!

Internet ti ha danneggiato o ti ha dato una mano?

-In tutta onestà ti dico che se non fosse stato per internet, non ci sarebbe stato il contatto con Beppe Aleo, detto questo, detto tutto…. Inoltre va sottolineata l’importanza di gestire contatti con gente di tutto il mondo, oggi chiunque può chiederti una copia autografata dall’altra parte del pianeta e poter vendergliela personalmente, il tutto attraverso una semplice mail… è fantastico!!! Vuoi l’agibilità Enpals per un’esibzione live? Semplice e pratico! Puoi farlo Online… e poi Facebook, Youtube, Myspace.. Hanno rivoluzionato totalmente il modo di divulgazione in generale…. Così come le più recenti modalità di acquisto online come iTunes, Amazon, Google Play, offrono decisamente una valida alternativa, soprattutto molto immediata, di comprare le tracce audio..

Quali sono le tue mosse future? Puoi anticiparci qualcosa?

-Innanzitutto vorrei mettere in piedi il repertorio di "Interplanetary voyage aboard a six strings" con dei session man, in modo da poter divulgare al meglio il mio lavoro attraverso dei live o dei clinic… in seguito vorrei proseguire i lavori per la produzione di un mio metodo didattico, al quale, in verità, già avevo iniziato a lavorare da un po’… ma la dedizione al mio disco solista e le altre attività musicali parallele, hanno assorbito ogni briciola del mio tempo a disposizione.. Per il momento, voglio dedicare la maggior parte dello spazio possibile a veicolare per il meglio "Interplanetary voyage aboard a six strings", dato che ho investito davvero tanto in energie mentali e fisiche, senza trascurare il tempo che ho dedicato.. poi, con calma, ci sarà tempo e testa per realizzare il metodo didattico. 

C’è un musicista con il quale vorresti collaborare un giorno?

-Ci risiamo… Non voglio riempire un’altra ventina di righe tra i vari nomi coi quali sogno di avere delle collaborazioni, ma mi limiterò al mio Dream Team…: Mike Portnoy alla Batteria, Victor Wooten al Basso, Jordan Rudess alle tastiere e se potessi riportare in vita il grande Demetrio Stratos… a questo punto mi toglierei la chitarra e l’affiderei al mio idolo insostituibile Steve Vai e me li gusto perbene!! Non ditemi che non c’avete pensato nemmeno un pò a cosa potrebbe scaturire da questa perversa Jam session!?!?!?

Come è possibile acquistare "Interplanetary voyage aboard a six strings"?

-Il CD autentico, è acquistabile sul catalogo Videoradio direttamente dal sito, oppure inviando una semplice email all’indirizzo seguente: emilio.de.biase@gmail.com  fornendo indirizzo di spedizione e modalità di pagamento, se Paypal oppure Bonifico Bancario, ed in questo caso verrà fornito il codice IBAN… ed ovviamente i costi, comprensivi di spese di spedizione (spedizione combinata per un numero maggiore di acquisti). Mentre in Digitale è acquistabile su Itunes, Amazon, Google Play,qobuz, aii seguenti link:






Siamo arrivati alla conclusione. Ti va di lasciare un messaggio ai nostri lettori?

-La musica è un’arte, e come tale ha bisogno di evoluzione, contaminazione e continuo rinnovo. Voi tutti lettori siate vogliosi di andare alla continua ricerca di buona musica, siate di mentalità aperta e accantonate i pregiudizi di genere. Siete la nostra sola forza, quella che può alimentare, mantenendo viva, la macchina riproduttrice della musica di qualità, comprando dischi, riviste, andando ai concerti… A voi di Giornale Metal va il mio sentito ringraziamento ed un caloroso abbraccio per avermi dato modo di fare questa gran bella chiacchierata!! E ai carissimi lettori.. Keep'on rockin'!!!!!

Maurizio Mazzarella