MASTERCASTLE - Intervista alla Band

Foto Mastercastle

Intervista ai nostrani Mastercastle in occasione della pubblicazione del loro ultimo e splendido lavoro in studio Dangerous Diamonds. Ci rispondono La bravissima cantante della band Giorgia Gueglio ed il mitico chitarrista della band Pier Gonella, ex ascia dei Labyrinth, oggi anche nei Necrodeath, che ringraziamo sentitamente per la sua splendida ed immensa disponibilità: 

Allora ragazzi, inizio col porvi i miei più sentiti complimenti per questo nuovo bellissimo Dangerous Diamonds. Potete presentarlo ai lettori di Giornale Metal?

-GIORGIA GUEGLIO: Grazie, ma certo: 'Dangerous Diamonds' è il nostro nuovo lavoro, metal tagliente come certi diamanti grezzi, puro e melodico quel tanto da far viaggiare con la mente..è questo che chiediamo alla musica , che ci faccia 'staccare' e ci dia grinta. Ci direte voi se ci siamo riusciti.

Quali ritenete siano i suoi punti di forza e quali le qualità migliori?

-GIORGIA GUEGLIO: Ogni componente della band mette le sue capacità al servizio dei pezzi. Il risultato è omogeneo e grintoso. Direi un punto di forza l'affiatamento e la libertà nella quale lavoriamo

-PIER GONELLA: A mio parere si tratta di un disco molto grintoso e non scontato. Si tratta di heavy metal melodico, quindi di un genere in cui dischi ne sono passati una marea, pero’ i brani e le melodie sono sempre fresche, orecchiabili senza mai diventare banali.

Cosa differenzia secondo voi Dangerous Diamonds dai suoi predecessori Last Desire e The Phoenix?

-GIORGIA GUEGLIO: A mio parere è tutto diverso. è nuovo. Come in ogni forma d'arte il bello è guardare avanti. Non riuscirei a comporre un disco  ascoltando come spunto quello precedente. Adesso è tutto così veloce,  ogni istante che passa diverso dall'altro. Last Desire e The Phoenix fanno parte di una me stessa che non c'è più, quando gli riascolto provo un senso di tenerezza e orgoglio perchè ricordo com'ero e cosa provavo (in fin dei conti si tratta solo di due anni fa!) e i pezzi sono veramenti belli..ma il mio pensiero è piuttosto su questo lavoro e..sul prossimo.

-PIER GONELLA: Dalla parte di chi ha scritto i dischi è sempre difficile rispondere a queste domande. Nel senso che “Dangerous Diamonds” è un album piu’ maturo, dove le influenze personali si sono amalgamate alla perfezione creando un lavoro unico e compatto. Anche nel precedente “Last Desire” i brani, nella loro varietà, hanno sfiorato vari sottogeneri del metal, ma in maniera anche troppo variegata.  E’ anche vero che se non ci fosse stato “Last Desire”, ed ancora prima “The Phoenix”, questo nuovo lavoro non sarebbe riuscito cosi’ bene.

Dal mio punto di vista Dangerous Diamonds ha una marcia in più. Lo sento molto più heavy e più duro rispetto ai vostri primi dischi. Siete dello stesso parere? Perché dona questa sensazione secondo voi?

-GIORGIA GUEGLIO: Si, è senza dubbio più diretto e ha più impatto. I pezzi sono nati spontaneamente, senza decisioni al tavolino. Sono contenta dia questa sensazione anche a te.

-PIER GONELLA: Sono sensazioni per cui una ragione precisa forse non c’è. Di sicuro ora la band è molto piu’ sicura di sé e questo viene poi automaticamente trasmesso nella musica. Anche la produzione è andata sempre perfezionandosi durante gli anni ed in questo disco prodotto nel “MusicArt studio” abbiamo potuto miscelare nella maniera migliore l’utilizzo di compressori ed equalizzatori valvolari tipici degli anni 80-90 con le moderne tecnologie software, raccogliendo il calore e la “grandezza” di tanti dischi che abbiamo vissuto nonché  la brillantezza e la definizione di tante produzioni moderne.

Quanto sono migliorati i Mastercastle come band nel corso di questi anni. Quanto è migliorata la sinergia tra i componenti del gruppo?

-GIORGIA GUEGLIO: Il rodaggio è fontamentale. il tempo e lavorare insieme crea una sensazione di compattezza che si riflette sui pezzi, senza dubbio.

Quanto tempo è servito per comporre e registrare Dangerous Diamonds?

-GIORGIA GUEGLIO: Direi... quattro mesi in tutto.

-PIER GONELLA: Si, abbiamo cominciato a scrivere pochi mesi dopo l’uscita di “Last Desire”. Anche il meccanismo della composizione si è ormai stabilizzato in maniera naturale per cui siamo stati molto veloci e cosi’ abbiamo dedicato un bel po di tempo alla registrazione ed al mixing.

In questo disco ogni canzone è un'autentica perla musicale, ma quale è il vostro brano preferito sia da un punto di vista tecnico che emozionale?

-GIORGIA GUEGLIO: La mia preferita è la tittle track. La trovo seducente e grintosa, ma il messaggio contiente un'amarezza di fondo. I diamanti sono le pietre più desiderate al mondo per la loro unicità, durezza e per il senso di eternità e di potere che trasmettono. Sarei ipocrita se facessi la morale agli altri senza precisare questo fascino, ma le miniere dove vengono estratti (e vale anche per altre pietre preziose) sono luoghi di miseria e lo splendore che a noi arriva è una tappa finale di marketing molto astuto. Mai fidarsi delle apparenze, anche se la maggior parte di noi fa sempre più fatica a tirarsi fuori dai status simbol che ci offrono, io per prima. Au Premier Coup è un altro pezzo al quale tengo particolarmente: Bruno Galbiati era un pittore ligure scomparso nel 92. Mi ha insegnato a usare l'istinto, a fidarmi di me, senza compromettermi solo per piacre agli altri. Intanto la vita insegna che non si può piacere a tutti, quindi tanto vale rimanere se stessi.

-PIER GONELLA: Anche questa è una domanda a cui le risposte sono sempre un po forzate, almeno quando si parla di un album ben riuscito. Se proprio dobbiamo scegliere mi pace molto la opening track “Another Flower” perché mi ricorda il primo brano che abbiamo scritto in assoluto: “Words are Swords”,dove rimanemmo particolarmente soddisfatti della miscela di riff di chitarra heavy molto graffianti con la voce di Giorgia.

I Mastercastle sono un disco dallo stile vario, ma che a conti fatti viene etichettata semplicemente come power metal. Non pensi che sia limitativo dare un'etichetta alla vostra musica?

-GIORGIA GUEGLIO: Beh, questo è quello che succede ad ogni band. Eticchettare un gruppo serve anche agli ascoltatori. Mastercastle sono difficili da definire. Io non canto lirico e non sono gotica ma sopratutto non faccio duetti con voci maschili per rafforzare il sound , la grinta esce solo dalla mia voce, dalla chitarra di pier Gonella e dalla sezione ritmica perfetta.

-PIER GONELLA: Indubbiamente è limitativo ma non sene puo’ fare a meno per descrivere il prodotto a chi non lo conosce. La prima “categorizzazione”, ben riuscita, era stata fadda della stessa Lion Music definendoci band di “heavy metal melodico con influenze neoclassiche”. Poi con “Last Desire” e col passare delle “recensioni”, ho letto varie volte “power metal con elementi hard rock“. Di questo album una che mi è piaciuta molto è stata quella di “Euro Power” nel senso che rispetto al power metal classico i brani sono leggermente piu’ lenti ma piu’ grintosi e in tonalità piu’ basse. E cosi’ via. Forse si fa prima ad ascoltare i pezzi perché con questo discorso mi sono già annoiato da solo.

Dopo tre dischi in studio non pensate sia arrivato il momento di fare un disco dal vivo o magari un DVD?

-GIORGIA GUEGLIO: Impegni permettendo, volentieri!

Questo è il terzo disco per la Lion Music, come vi trovate con questa etichetta? Cosa spinge una band italiana a puntare su una etichetta estera?

-PIER GONELLA: In ogni paese cè sempre il “mito” della casa discografica “estera”. Nel nostro caso Lion Music è stata proprio la prima label a cui abbiamo inviato un promo, semplicemente perché aveva nel suo roste vari cd e band che mi piacevano ed il sound Mastercastle sembrava “starci bene assieme”.  Ci risposero con una proposta contrattuale molto seria che ci diede l’idea di grande affidabilità da parte loro. Da li a poco questa sensazione è stata ampiamente confermata.

Come intendete promuovere questo disco? Avete delle idee particolari? Farete un tour con delle date live? Magari verrete nel sud Italia?

-PIER GONELLA: Ci fa piacere suonare ovunque. Qualche data nel nord Italia è già fissata ma speriamo di arrivare sia al sud sia oltre i confini.

Quali sono le vostre ambizioni? Quali sono le vostre aspettative su questo disco?

-GIORGIA GUEGLIO: La mia unica ambizione attualmente è poter continuare  a cantare, a creare insieme alle persone che stimo oltre che come musicisti, come persone per prima cosa (cosa molto difficile nel nostro ambiente). l'unica aspettativa che ho è quella che i nostri pezzi sappiano emozionare. Non voglio altro.

-PIER GONELLA: Non posso che confermare. Anche i precedenti due album ci hanno dato tante soddisfazioni ed apprezzamenti che hanno sono stati una grande gratificazione per tutti i sacrifici che stanno dietro ad un disco e che la gente di solito non conosce.  La soddisfazione della musica che scriviamo e dell’affiatamento tra di noi è la migliore partenza per arrivare ad ottimi risultati. Ogni giorno vedo band che nascono in un pub davanti ad una birra e si parla già di dischi e concerti prima di aver cominciato a suonare assieme. Questa è una partenza molto rischiosa perché poi ci si conosce bene e vengono fuori mille aspetti delicati, e non sempre i risultati che si aspettavano.

Domanda per Pier. Ormai sei un chitarrista di fama nella nostra nazione. Non pensi che per te sia giunto il momento di misurarti con un disco completamente da solista?

-PIER GONELLA: Il rock chitarristico strumentale mi è sempre piaciuto, cosi’ come pure l’idea di fare un album strumentale. Pero’ devo dire che Mastercastle per me è sempre stato di ottima visibilità nel senso che tutto il mio aspetto chitarristico è presente e si alterna con la voce di Giorgia. Cosi’ il risultato è fruibile non solo per i musicisti.

Facciamo un passo indietro, cosa pensi dei dischi che hai composto con i Labyrinth oggi? Non pensi che avrebbero meritato maggiore attenzione sia da parte della critica che da parte anche del pubblico metal?

-PIER GONELLA: Chiaramente i Labyrinth per me rimarranno sempre un ricordo molto importante. Ho fatto un sacco di esperienze grazie a loro, sia in studio che dal vivo in tutto il mondo. Vedo tutto quello che abbiam fatto insieme in maniera molto positiva. “Freeman” fu accolto molto bene ovunque e sia in Italia che in Giappoone fu pubblicato con allegato un Dvd Live in Tokyo che per me fu una grossa soddisfazione. Il successivo “6 days to Nowhere” fu la premessa per un altro tour in Giappone ed ho detto tutto…

A questo punto viene naturale una domanda: cosa pensi dei Labyrinth di oggi? Ti è piaciuto Return To Heaven Denied Pt. 2?

-PIER GONELLA: Non ho avuto occasione di sentirli dal vivo ma indubbiamente “Return 2” è un disco di ottima qualità. Hanno anche fatto molti concerti suonando di spalla a vari “Dei" dell’ heavy metal per cui sono molto contento per loro.

Come ti trovi nei Necrodeath? Quando è difficile per un chitarrista passare dalla musica dei Mastercastle ad un genere più estremo? Ritieni che questa varietà di stili ti abbia migliorato?

-PIER GONELLA: Molto bene. Ho iniziato a collaborare con loro quando suonavo ancora nei Labyrinth e c’è sempre stato un grande rispetto per tutti i miei impegni musicali. Ciò ha creato un’ottima armonia che mi consente di impegnarmi con tranquillità anche nai Mastercastle. Tanto che ora nella mia nuova struttura “MusicArt” insegnano nella scuola sia Peso dei Necrodeath che la Gueglio e Vawamas dei Mastercastle. Sono sempre stato abbastanza eclettico e mi è capitato spesso di lavorare in studio o dal vivo come “turnista”, adattandomi senza troppi problemi al sound di ogni progetto. Passare dal sound Necrodeath a quello Mastercastle non è difficile nel senso che da una parte mi dedico alla composizione insieme a Peso e dall’altra insieme a Giorgia per cui le mie idee si mescolano in maniera diversa. Si tratta di due band molto differenti e questo è il motivo per cui ha senso averle entrambe.

Cosa ci dici della tua esperienza con un artista del calibro di Perseo Miranda?

-PIER GONELLA: E’ un musicista molto appassionato nonché un soggetto simpatico. Ha avuto esperienze in studio fin dal 1980 ed è sempre divertente lavorarci insieme. 

Ti va di lasciare un messaggio ai nostri lettori?

-PIER GONELLA: Intanto grazie per questa intervista. Spero di incontrarvi tutti presto dal vivo e che la musica coi suoi cd e vinili rimanga sempre una priorità nelle nostre passioni!

Maurizio Mazzarella