DEATH SS - "Apulia Metal Fest" Demodè Club Bari 4/1/2014

Si presagiva dovesse essere un appuntamento irrinunciabile per i metallari pugliesi ed invece è stato un vero e proprio evento per i rockers di tutte le età, provenienti da tutto il meridione. Da attempati ultraquarantenni, come il sottoscritto a giovanissimi e variopinti personaggi, era possibile incrociare gruppi provenienti dalla Basilicata, dalla Campania ed addirittura dalla Sicilia. A conti fatti sarà stata una soddisfazione per gli amici di Rockcult, alla regia dell’evento, vedere un locale abbastanza grande come il Demodè Club ben pieno di gente. A questo proposito è doveroso sottolineare che  l’organizzazione della serata è stata impeccabile, dall’allestimento e gestione della tempistica dei due stages a tutte le situazioni di contorno. Lasciateci anche dire che il popolo metal è pieno zeppo di brava gente, dato che era già di per se uno spettacolo vedere tanti gruppi di persone entusiasti di rincontrarsi, chiacchierare allegramente della propria musica preferita, gustarsi le band ed una buona birra, il tutto con un ordine a dir poco esemplare. Alla faccia dei puritani, falsi perbenisti… Certo deve far riflettere che tanta folla era li per i mitici Death SS, capostipiti del metal italiano, difficili da vedere live qui al sud e che tanti si siano finalmente sentiti chiamati in causa ed abbiano deciso di alzare il sedere e presentarsi all’interno del locale. La serata parte nella sala secondaria, dov’è allestito lo stage per i gruppi di supporto, col symphonic metal dei baresi Daegonian, caratterizzati da doppia voce e tanta carica. Dalla nostra Taranto arrivano gli Evillive ed il loro buon death metal melodico. Ancora da Bari i bravi blacksters Hexentomb, precedono l’ottima esibizione dei salentini Essenza. Il pubblico diventa numeroso per accogliere gli eroi concittadini Twilight Gate, autori di un micidiale progressive power e caratterizzati dalla presenza in line up di Jimmy Troccoli dei mitici Shining Blade. Quando salgono sullo stage L’Impero Delle Ombre, da Gallipoli (Lecce) si capisce perché il gruppo dei fratelli Cardellino è più spanne sopra le altre band e perché un etichetta prestigiosa come la genovese Black Widow è stata la prima a mettere loro gli occhi addosso. Il loro doom è perfettamente cupo, suggestivo ed il singer è davvero carismatico… Grandi!!!

Ci spostiamo davanti al Theather Stage, nella vastissima sala principale, per partecipare al rito che da lì a qualche minuto officeranno i Death SS. Mi si permetta una doverosa premessa: il sottoscritto, grazie a due amici che ringrazierò a fine report, ha avuto modo di osservare l’allestimento scenico prima del concerto, nonché apprezzare la calma religiosa e la certosina professionalità che caratterizzava i membri della band e tutto il suo entourage. Cosi si capisce perché per il gruppo è sempre stato difficile scendere al sud, dato che l’equipment e tutto il necessario per realizzare lo spettacolo, che non è un semplice concerto, hanno bisogno delle strutture e del supporto necessari. Comunque, ore 00.40 e parte l’intro Ave Satani… Subito a seguire un eplosione, Steve esce dalla bara e via con la tellurica Piece Of Mind… Da questo momento in poi saranno novanta minuti di estasi metallica ed orrorifica pura!!! Presenti all’appello le classiche Horrible Eyes, Vampire, Terror, Cursed Mama, Where Have You Gone, Baphomet, Scarlet Woman. Suggestiva l’esecuzione di Baron Samedi, con tanto di teschi usati a mò d’incensiere. Davvero belli ed efficaci in sede live i nuovi brani tratti dall’ottimo ed ultimo Resurrection e cioè The Darkest Night, Dionysus e The Crimson Shrine. E poi le coreografie davvero eleganti ed allo stesso tempo estremamente trasgressive della nuova performer Martyna Smith, la folla aizzata da Steve durante le anthemiche Let The Sabbath Begin, Panic, Hi-Tech Jesus e la conclusiva Heavy Demons. La line up attuale è una vera e propria macchina da guerra, a partire dall’ultimo arrivato dietro le pelli, Bozo Wolff, un caterpillar metronomicamente preciso. L’imponenza di Glenn Strange, del suo basso e la disinvoltura con cui tiene il palco sono davvero singolari. Al De Noble è semplicemente un fuoriclasse della sei corde, uno dei migliori axeman italiani, che svolge un lavoro esemplare sia in fase ritmica, sia durante i solos, il cui stile è riconoscibilissimo quando indugia sulle note più alte del manico col suo tapping torrenziale. Freddy Delirio è attualmente il regista musicale dei Death SS, il suono delle sue tastiere è onnipresente, riempie la musica della band e dona quel tocco di modernità discreta ed efficace anche ai brani più classici. Steve Sylvester è lo spettacolo personificato, col suo sguardo magnetico cattura ed ipnotizza la folla, affascinata dalla sua personalità unica. Davvero, sottolineo davvero, un concerto magnifico. Insomma, a conti fatti, una bellissima serata metallica organizzata da Rockcult, che vi invitiamo a supportare nel loro impegno profuso per portare del buon metal qui al sud. A tal proposito ringraziamo sentitamente il suo mastermind Antonello Maggi per aver permesso la realizzazione di questo report. Dell’entourage Death SS vogliamo ringraziare Freddy Delirio per la sua cordialità, il genuino entusiasmo ed i modi davvero amabili con cui s’è intrattenuto a chiacchierare col sottoscritto. Infine un grandissimo grazie a Gabriele Lipani, collaboratore della band, per avermi accolto con amicizia e che tra backstage e banco del merchandising si è fatto in quattro per chiunque chiedesse lumi sui vari pezzi da collezione ivi esposti, ma anche per chiacchierare con entusiasmo della band. Gabriele ne è un vero esperto, quindi non mancatelo di seguire nel lavoro con la sua Deadly Sin Records, che ci sta proponendo tante chicche interessanti come la fresca ristampa in dvd del mitico The Cursed Concert, arricchito con tanto materiale bonus…          

Salvatore Mazzarella