SECRET SPHERE - Intervista alla Band

Secret Sphere

Rispondono Marco Pastorino (guitar) e Michele Luppi (vocals):

Allora ragazzi, pariamo dall'inizio. Come è avvenuta la separazione dal vostro precedente cantante Roberto Messina? Quali sono state le cause principali che vi hanno portato a questo divorzio e quali sono i vostri rapporti attuali?

-(MP) Durante le registrazioni del nuovo album abbiamo avuto diverse opinioni sullo stile da seguire; tutta la band stava andando verso una certa direzione , mentre Roberto aveva un’idea e un’influenza che prendeva nettamente un’altra strada. Dopo 12 anni e 6 album è difficile prendere e cambiare , ma da entrambe le parti è stata la decisione più sincera possibile sia per noi che per tutte le persone che c’hanno sostenuto da sempre. Il rapporto con Roberto naturalmente è rimasto invariato, rimane uno dei nostri più grandi amici con cui abbiamo condiviso moltissime avventure e a cui auguriamo il meglio.

Perché puntare su Michele Luppi? Come è avvenuta la scelta e quanto è stato difficile convincerlo visti i suoi numerosi impegni?

-(MP) Michele è la prima persona a cui abbiamo pensato, vuoi per la sua voce unica, per il suo talento e per la determinazione che ha dimostrato nella sua carriera; ci siamo messi ad ascoltare “ Portrait” e la sua voce era l’anello mancante per potere collegare alla perfezione la storia di Costanza a queste musiche.

Cosa ha portato in più ai Secret Sphere Michele Luppi e quanto è stato importante il suo apporto per Portrait of a Dying Heart?

-(MP) Michele ha portato l’album come dicevamo poco fa, al livello e allo stile che avevamo in mente fin dai primi “ vagiti” delle canzoni . E’ riuscito a portare alla luce le note della scrittrice scrivendo dei testi azzeccatissimi , che riescono ad amalgamarsi alla grande con la nostra musica e naturalmente a scrivere delle linee vocali che abbiamo subito sentito vicinissime a noi. Mantenendo sicuramente il suo stile ma amplificandone la teatralità , la passione e riempiendo i brani di luce propria.

Non avete paura di un possibile confronto tra Michele Luppi e Roberto Messina?

-(MP) Il confronto è abbastanza inevitabile; nel bene o nel male siamo in giro da molti anni e tante persone ci hanno scritto e continuano a farlo, colpiti da questa o quella canzone, trascinati dalla voce di Roberto, da un solo, da un’atmosfera ecc. . Michele apre un nuovo capitolo alla nostra saga , e siamo davvero felici del suo arrivo. Pensiamo che possa portare la band allo step più alto che sia mai capitato .

Allo stesso tempo vi aspettate anche un confronto tra Portrait of a Dying Heart ed i dischi che Michele ha inciso con i Vision Divine?

-(MP) Ovvio che ci saranno confronti, da una parte e dall'altra; sta alla maturità dell'ascoltatore capire l'inutilità dei paragoni e l'utilità dei confronti se fatti per fini buoni, come il comprendere i vari Artisti in tutte le loro parti.

Per Michele. Come è avvenuto il contatto con i Secret Sphere e cosa ti ha indotto a cavalcare questa nuova avventura?

-(ML) Conosco Aldo dai tempi del Mephisto, un locale dalle parti di Alessandria dove ho suonato un paio di volte. Da qualche tempo ero un po' insoddisfatto delle mie realtà Musicali… Mi trovavo a Courmayeur con un amico per un paio di serate in acustico a base di vino rosso e mi arriva un suo sms: Ciao Michele se ti chiedessi di valutare un ingresso nei Secret Sphere mi mandi a cagare subito o se ne potrebbe parlare? Lo trovai molto diretto e simpatico, proprio come Aldo insomma! Mi sono preso qualche settimana per lavorare sui brani in modo da capire cosa sarebbe potuto uscirne... Dopo che ho scritto la linea vocale e il testo di Lie To Me ho inviato un mp3 ad Aldo facendogli presente che avrei accettato la loro offerta; quel brano è stupendo.

Tu adori più l'hard rock rispetto al power metal, cosa ti ha spinto dopo l'avventura nei Vision Divine a tornare in questo settore?

-(ML) Questo lo dici tu… Io non ho mai abbandonato il Metal. Ti faccio presente che dopo i VD ho formato i Killing Touch pubblicando "One Of A Kind" e che ho cantato per circa un anno e mezzo con i Thaurorod, coi quali ho fatto un tour europeo di supporto a Symphony X e Nevermore, oltre a qualche festival in giro per l'Europa l'anno scorso. Mi rendo anche conto che con la miriade di band è difficile star dietro a tutti… Devi sapere che a metà degli anni '80 ho auto il mio "periodo Malmsteen", un po' come per molti oggi esiste il periodo "Dream Theater"! Probabilmente quel che più mi accomuna ad un genere Heavy o Power è quel tipo di sonorità che fu proprio il genio Svedese a creare per primo diverso tempo fa. Io adoro la Musica, adoro l'Hard Rock, l'Heavy Metal, il Soul, il Funk… Non ho mai cantato nulla per convenienza, MAI, nemmeno quando ho registrato la colonna sonora di Hello Kitty! Quest'anno ho deciso di dare una svolta alla mia carriera e di concentrarmi solo su due band, una Hard Rock (Michele Luppi Band, con la quale propongo tutta la mia discografia e alcune cover che adoro) e l'altra Metal, i Secret Sphere. Sin dai tempi dei Vision e dei miei primi Album solisti ho sempre cercato di mantenere le mie due strade (apparentemente diverse) parallele: trovo sia un modo di completare la mia Espressione Vocale, fatta sì di Melodia e delicatezza ma anche di potenza e Cuore. Avessi il tempo farei anche altre cose ma per ora va bene così.

Non ti chiedo cosa pensi dei Vision Divine perché non è corretto, ma pensi che ci sia stata differenza tra il tuo modo di cantare tra la band di Thorsen ed i Secret Sphere?

-(ML) Non sarebbe corretto?! E perché mai? Non penso nulla. Auguro loro il meglio e conservo ricordi meravigliosi. Differenze? Nessuna. Ovviamente ho sempre cercato di dare il massimo in tutti i dischi che ho fatto… Forse oggi mi sento molto più sicuro di me nel senso positivo del termine; ho molta più voglia di variare il mio tono per rendere al meglio il brano, e non ho paura a scoprire nuove identità interpretative… Forse una volta cercavo di rendere più protagonista la ricerca della mia flessibilità vocale, anche per meglio comprendere i miei limiti mentre imparavo a conoscermi. Oggi mi sento meno scienziato e più cuoco per intenderci; detto da uno che sa farsi a malapena un toast fa un po' ridere, non credi? Ho sempre comunque registrato tutti i miei Album da solo nel mio studio, producendo in toto le voci… Un po' per necessità e un po' per scelta… Quindi… Se qualcosa non ti piace su questo o qeull'Album, beh, è tutta colpa mia! Ho sempre e solo cercato di essere me stesso… Sarà banale ma è la pura verità.

Artisticamente Michele, cosa ti sta portando questa nuova esperienza?

-(ML) Tantissimo. Intanto faccio parte di un vero gruppo di persone deliziose unite da un intento comune. Mi sento accettato, ben voluto, non temuto e rispettato… Il massimo insomma! Ovviamente cerco di ricambiare la fiducia al meglio. Avevo passato un anno difficile a livello personale e le tematiche del racconto di Costanza sembravano raccontare il mio recente passato. Mi sono buttato a capofitto nel cercare di elaborare testi che raccontassero tanto la storia di X. e di Y. (i protagonisti del racconto) quanto la mia. Ogni parola racchiude molto più di un unico significato. Una volta scritte le linee vocali e registrato i demo ho cercato di dare un tono diverso ad ogni brano, interpretando le liriche in un modo diverso da qualsiasi altro Album che ho registrato in passato. In poche parole, ho rielaborato tutto il mio dolore per farlo sfociare in qualcosa di autentico, toccante ma allo stesso tempo volevo più di ogni altra cosa rendere le voci del disco Musicalmente affascinanti… 3 brani di "Portrait…" sono tra i miei preferiti di sempre, giuro. Non hai idea della felicità nell'aver realizzato insieme ai miei nuovi compagni un disco che ritengo davvero magico su vari livelli.

Tornando al disco, potete presentarci più nel particolare Portrait of a Dying Heart?

-(MP) Portrait è un nuovo album che racchiude moltissime caratteristiche dei Secret, dalle grandi melodie, alle potenti orchestrazioni, riff al limite del thrash, ma qui abbiamo voluto aggiungere molti altri elementi; le venature prog sono molto più presenti qui che su qualsiasi altro nostro album, l’atmosfera del concept ci ha spinti a trovare diverse soluzioni, accordature droppate, e grandi cori, ancor più che in passato.

Quanto tempo è servito per composizione e registrazione?

-(MP) La preproduzione dei brani ci ha portato via diversi mesi tra prove e sedute di studio. Naturalmente visto il cambio di vocalist con l’ingresso di Michele proprio nel bel mezzo delle registrazioni , il tutto si è dilungato, ma siamo pienamente soddisfatti; i mesi di lavoro sono serviti, grazie anche alle registrazioni ed il mix a cura di Simone Mularoni e dei suoi Domination. E ultimo, sicuramente non d’importanza, l’apporto di Michele nelle registrazioni di tutte le voci nel suo MiLu’s RockLab II studio, dove è riuscito sapientemente a registrare in differenti maniere i numerosi strati vocali, donando il giusto calore a tutto l’album.

Per Aldo e Marco. Ritenete che la vostra intesa sia migliotata in questo disco?

-(MP) Sicuramente, come quella di band si sia alzata ad un altro livello grazie alle aperture ad un nuovo tipo di sound che abbiamo sviluppato; mentre ci mettevamo a provare i pezzi nuovi , abbiamo subito notato quanto la freschezza dei nuovi brani abbia riempito ulteriormente di forza ed entusiasmo il nostro “ muro” sonoro.

I componimenti di Portrait of a Dying Heart sono più intensi e scorrevoli, hanno un buon impatto e giovano di arrangiamenti più complessi. Concordate con questa tesi?

-(MP) Penso che le canzoni dei Secret abbiano sempre avuto dalla loro una struttura con un mix di arrangiamenti e orchestrazioni non troppo facili. Poi in verità l’album si divide in due parti, una più tecnica e intricata, come The Fall, X, Secrets Fear, ed un’altra più semplice nella sua composizione e con più appeal “ commerciale” con Lie To Me, Healing, The Union. Ci sono brani in cui due accordi sono molto più d’impatto rispetto a 10 riff intricati.

Quali sono secondo voi le differenze tra Portrait of a Dying Heart ed il precedente Archetype?

-(MP) Archetype era un album chiaramente heavy, con brani più melodici ma pur sempre di matrice heavy. Mentre il nuovo album si attesta su quei lidi modificandone le atmosfere, ampliando maggiormente il raggio d’azione e modificando le traiettorie del nostro sound. Poi la voce di Michele e la produzione stessa, che di un altro step rispetto al precedente lavoro, hanno fatto il resto.

Ritenete che Portrait of a Dying Heart sia il vostro miglior disco di sempre?

-(MP) Sembrerà una frase fatta ma , obiettivamente lo è . E’ l’album più completo, a nostro parere il livello generale è ancor più alto che in passato, la produzione è la più forte che la band abbia avuto, l’ispirazione è quella dei tempi migliori, i testi di Michele sono riusciti a catturare le parole della storia del concept alla perfezione e l’entusiasmo in ognuno di noi è alle stelle; le prime recensioni uscite nel mondo sembrano confermare le nostre parole ma, naturalmente è presto per giudicare, anche se a nostra volontà riponiamo molto in “Portrait”.

Cosa pensate oggi di album come A Time Never Come, Scent of Human Desire ed Heart & Anger?

-(MP) Sono album siamo legatissimi, ognuno a suo modo; a Time Never Come è il disco che forse più di altri ci ha lanciato e ha fatto conoscere i Secret nel mondo. Dal 2001 gli orizzonti della band sono cresciuti a dismisura riuscendo a catturare fan in ogni parte del globo. Scent e Heart ne sono la conseguenza, con la firma del contratto su Nuclear Blast, i primi tour europei, lo sbarco in America, e tutto quello che è venuto. Se siamo quello che siamo ora , è merito di tutto quello che ha attraversato la nostra storia.

Ritenete ci sia un album del vostro repertorio sottovalutato dalla stampa e dai vostri fans, che però voi amate particolarmente?

-(MP) Probabilmente Scent Of Human Desire, terzo album, primo su Nuclear che ci lanciò come band strettamente power metal ma che conteneva anche episodi vicini al prog, all’hard rock ecc, non rimanendo legati unicamente ad un genere. E’ un lavoro che negli anni è riuscito a farsi capire da molti supporter del gruppo, ma all’epoca avrebbe potuto avere un risvolto ancor più maggiore.

Non pensate sia giunto il momento per i Secret Sphere di pubblicare un live album ed un DVD?

-(MP) In passato se n’è parlato in alcune occasioni e sicuramente nei prossimi mesi se l’album continuerà ad avere il riscontro che sta ottenendo ora , se ne potrà riparlare.

Farete un tour a supporto di Portrait of a Dying Heart?

-(MP) Assolutamente. Attualmente siamo in tour per l’Italia insieme agli amici Elvenking. Questo è solo un anticipazione agli show nostri che faremo nel 2013 in giro per l’Europa. Abbiamo colto l’occasione di dividere gli show con Damna e gli altri , proprio per regalare qualcosa di speciale a tutti coloro che c’hanno sopportato da sempre in Italia.

Volete lasciare un messaggio ai nostri lettori?

-(MP) Grazie a tutti per le bellissime parole ed il sostegno di tutti questi mesi , non vediamo l’ora di portare in giro il nuovo album nei prossimi mesi, Nel frattempo ci vediamo alle prossime date di novembre in compagnia degli Elvenking appunto.

Maurizio Mazzarella