PERSEO MIRANDA - Intervista all'Artista


Sei appena uscito sul mercato discografico con un nuovo album in studio, puoi presentarlo ai nostri lettori?

-Ciao Maurizio. Certamente! Firmament è il capitolo conclusivo della trilogia iniziata con "Praise My Day" (2009) e proseguita con "A silence that screams (2010). Anche in questo nuovo lavoro in studio non vi sono dei riferimenti concettuali precisi. Si tratta semplicemente di un mio viaggio interiore, con tutte le sue complessità e distorsioni di percorso. Firmament è un concept costituito da nove tracce di matrice heavy metal con qualche contaminazione di rock progressivo. Questo nuovo album è prodotto dalla Erga Edizioni. Anche questa volta sono riuscito a coinvolgere il guitar hero Pier Gonella che si cimenta anche al basso ed in qualità di tecnico del suono. Alla batteria è invece intervenuto Robert Vaughans.

Come è nato questo connubio con Pier Gonella e come funziona? Qual è il segreto della vostra collaborazione?
 
Se vogliamo partire proprio dall’inizio, beh ci sarebbe una cosa abbastanza divertente da raccontarti. Qualche tempo addietro avevo una band con la quale ci si doveva preparare per una serie di concerti. Un bel giorno dico al chitarrista di inserire più tecnica in un assolo perchè ritenevo quell’assolo troppo “mollo”. Lui provava e riprova ma a me non convinceva quello che faceva. Al chè gli suggerisco una frase di chitarra e lui non riesce a farla. Prova e riprova e non c'è niente da fare. Ad un certo punto sbotta e dice: “tu sei troppo pretenzioso, io non sono mica Pier Gonella!!”. Ah.ah.ah. , da quel giorno è cominciata la ricerca di Pier, sono riuscito a rintracciarlo ed eccoci qua. Effettivamente autorevoli critici e giornalisti, compreso anche un grande giornalista qui presente, hanno ritenuto che il nostro connubio funzioni particolarmente bene. Non posso che esserne soddisfatto. Fra l’altro, Pier, oltre che un eccelso musicista è anche tante altre cose: ottimo tecnico del suono, consulente informatico, etc.. Davvero un pezzo da novanta. Oltre a ciò è anche un personaggio molto simpatico e spontaneo, un vero rocker, per intenderci! Per venire all'ultimo punto della domanda posso risponderti che non ci sono segreti circa la riuscita del nostro connubio ma solo il desiderio di far musica con la massima libertà senza compromessi e senza badare a quelle che sono le attuali esigenze di mercato. Perché non creare una vera e propria band attorno a Perseo Miranda, un po' come accade per Ozzy, Bon Jovi o il Pino Scotto nazionale? Una vera e propria band per suonare dal vivo esiste già: James Cagliolo alla chitarra, Pino Di Stadio alla batteria, Frank Lipson al basso ed io ovviamente al canto.

Ci sono delle tematiche particolari che tratti nei tuoi testi o ti ispiri alla quotidianità in genere? Che peso hanno di conseguenza i testi nella tua musica?
 
-Prevalgono argomentazioni, pensieri, disquisizioni sul mondo mistico, spirituale, filosofico, esoterico, viaggi della psiche e dell'anima ma anche testi mirati a dare al suono e all'effetto in sè, un ruolo centrale e dominante, dove si cerca di travalicare le concezioni di ordine comune e formale , al fine di mettere in campo della pura espressione artistica (perlomeno ,questo è il mio intento...). Rispondendo al secondo punto della domanda posso dirti che i testi hanno un peso rilevante in quanto oltre al significato di per sè sono anche una parte importante della sonorità dei brani.

Quali sono gli elementi della tua musica che possono incuriosire un tuo potenziale ascoltatore e quali sono quindi le qualità principali del tuo nuovo album?

 
-Ti confesso con tutta onestà che non mi sono mai posto il problema di ciò che può incuriosire o meno un ascoltatore. Mio malgrado, un pò di anni fa, per sbarcare il lunario, suonavo, cantavo e facevo l'intrattenitore tutte le sere (l'ho fatto per diverso tempo) in quei locali del cazzo dove ti richiedono canzoni scadenti di musica leggera(direi leggerissima) e mi facevo in 4 per capire i gusti dei clienti paganti. (probabilmente riuscivo a comprendere le loro esigenze visto e considerato che mi facevano lavorare tutte le sere ed in genere i locali erano parecchio affollati anche nei giorni infrasettimanali) Più le canzoni erano stupide e banali e più piacevano ai clienti (da non credere!) Ad un certo punto ho dovuto fare una scelta: o continuare in quel modo (lo trovavo davvero insopportabile) o mandare a fare in culo tutti quei locali del cazzo!! (premetto che non parlo di chi li gestiva (con alcuni di quei gestori si è instaurato addirittura un rapporto fraterno), sto contestando solo un certo tipo di realtà che trovo assurda.... per me la musica è arte, non mercato) Beh, ho scelto la seconda soluzione. Non è stato facile, sopratutto per questioni economiche, ma ritengo di aver intrapreso il percorso più consono alle mie convinzioni e al mio modo d'essere. (ancora a distanza di anni mi continuano a proporre un certo tipo di serate offrendomi anche dei compensi abbastanza lauti) Quindi, come puoi immaginare, è ormai diverso tempo che faccio solo ciò che mi piace senza rendere conto a nessuno (come d'altronde facevo all'inizio del mio percorso artistico). Quanto al secondo punto della domanda posso risponderti che non saprei dirti quali sono le qualità principali diFirmament..... faccio solo musica che mi piace senza guardare in faccia nulla e nessuno.
 
Quanto tempo è servito per registrarlo?
 
-Come avevo scritto in un pezzo dell' EP Evolution of the spirit “the time is a costruction of the mind” (il tempo è una costruzione della mente) in buona sostanza quando mi accingo a realizzare un disco ho talmente la “testa” nel lavoro che non bado al tempo che trascorro per la sua realizzazione. Nel 2009 avevo composto ed attuato un album completo (abbiamo quasi lavorato assiduamente per un anno) però al momento del mixaggio non mi piaceva più e successivamente nel giro di pochissime settimane invece abbiamo realizzato “A silence that screams”. (è un episodio che mi è stato ricordato qualche giorno fa .....non lo ricordavo affatto!) Comunque non appena sento Pier, provo a chiederglielo...ah ah ah ah

Come nasce un tuo pezzo?
 
-A dirti il vero e’ come se i miei pezzi fossero sempre esistiti, ogni volta che li ascolto ho la sensazione di averli composti tempo addietro, probabilmente in una dimensione parallela a questa. Comunque dal punto di vista tecnico nascono in modo differente l’uno dall’altro. Una volta, ad esempio, avevo portato una melodia che avevo composto non appena desto da un dormiveglia, quando una parte di me era ancora in una cosiddetta dimensione astrale.

Quale è il brano di questo nuovo disco al quale ti senti particolarmente legato sia da un punto di vista tecnico che emozionale?
 
-Non vorrei darti una risposta prevedibile e scontata ma sinceramente mi sento legato a tutto l'album nel suo 
insieme, tassello per tassello. Non c'è una traccia che preferisco più di un'altra, diciamo che tutti i pezzi fanno parte dello stesso disegno musicale ed espressivo ed ognuno ha la funzione giusta per dar vita e far pulsare tutto il resto l'insieme dell'album.

Quali band hanno influenzato maggiormente il tuo sound?
 
-All'inizio del mio percorso artistico, se così si può dire, ero molto attratto dal suono oscuro dei Black Sabbath, dal mondo musicale variegato dei Led Zeppelin e dalla teatralità di di Alice Cooper e David Bowie. Passavo ore ed ore ad ascoltare questi artisti eseguendo i loro pezzi con la chitarra, componendo le prime cose imitando il loro stile. Sia a livello musicale che in senso estetico sono stati per me dei veri capiscuola però è ormai tempo che vado avanti per la mia strada senza attiggere più a nessun artista che non sia Perseo Miranda.
 
Quali sono le tue mosse future? Ci sarà un tour con delle date live?
 
-Certo, ci sara’ senz’altro qualcosa di live.
 
E’ in programma l’uscita di un album dal vivo o magari di un DVD?
 
-.....ci stiamo pensando....
 
Come giudichi la scena musicale italiana?
 
-Ci sono fior fiore di musicisti ed ottime band però ce ne sono troppe ed è tutto un gran casino. Ci sono dei locali che contengono al massimo 40-45 persone e dove si esibiscono anche 5 band a sera. Ma che cazzo è? In sostanza i musicisti sono la metà degli spettatori se non addirittura in numero superiore. Ma dai!!!!!! Un domani ci saranno piu’ musicisti che abitanti. Certo è bello pensare che la musica sia diventata un bene di tutti, ma qua ci troviamo di fronte ad un gran casino, un casino apocalittico. Anche perchè troppi coglioni si mescolano alla gente che sa suonare, ai musicisti veri per intenderci, quindi qua siamo arrivati al “si salvi chi può”. A parer mio bisognerebbe trovare un sistema volto a valorizzare i musicisti veri dagli improvvisatori altrimenti continueremo a trovarci sempre più nel caos assoluto. Ormai chi fà metal di professione è destinato a morir di fame.

Puoi fare un raffronto tra i tuoi ultimi tre dischi?
 
-....3 foglie diverse dal punto di vista tecnico ed espressivo,ma che appartengono allo stesso ramo e quindi allo stesso albero......

Come pensi si sia evoluto il tuo stile nel tempo?
 
-Sicuramente al di fuori di mode del momento e di problematiche di origine commerciale. Ogni mio disco è venuto alla luce in modo autentico e genuino. Di questo ne sono parecchio sodddisfatto.
 
C'è un tuo disco che pensi sia stato sottovalutato dalla critica e dal pubblico?

-Senz'altro Light And Darkness...

Siamo arrivati alla conclusione. Vi va di lasciare un messaggio ai nostri lettori?

-Certo: "Cercate di rispettare la buona musica(quella vera) e non fatevi abbagliare delle mode effimere o da personaggi inutili.La musica è arte e non bunisess!La musica è eterna come la vostra-la nostra essenza. Non va consumata e cacciata nella spazzatura applicando il principio dell'"usa e getta".Va metabolizzata in modo adeguato al fine di assaporarne tutte le sfaccettature e contenuti.

Maurizio Mazzarella