LAHMIA - Intervista alla Band


Lahmia (BR)


Intervista ai nostrani Lahmia in occasione della pubblicazione del loro ultimo disco in studio:


Siete appena usciti sul mercato discografico con un nuovo album in studio, potete presentarlo ai nostri lettori?

-Anzitutto ciao a tutti e grazie Maurizio per il tuo spazio e il tuo tempo. Into The Abyss è il nostro primo lavoro sulla lunga distanza e quindi segna il nostro esordio discografico dopo 2 EP autoprodotti. Il CD è stato registrato agli Outersound Studios da Giuseppe Orlando e masterizzato in Svezia ai Fascination Street. In questo lavoro abbiamo cercato di esprimere a pieno l'identità che abbiamo sviluppato nel corso degli anni il che si può riassumere in un death metal dalle molteplici influenze. Sicuramente la matrice svedese, il melodic death metal, è una matrice evidente del nostro sound, ma sono altresì importanti molte altre sfaccettature che vanno dal death americano, al doom, passando per il black metal e sferzate più thrash.

Come è nata la vostra band e quali sono le vostre origini?

-I Lahmia, come molte band, nascono come un cantiere, in cui era più importante la voglia di suonare che una direzione precisa da prendere. Ascoltavamo molti generi diversi e benchè ci sia sempre stata la volontà di far convogliare le diverse infleuenze ancora non avevo bene in mente di come metterle insieme in modo coerente. Nel corso del tempo il gruppo si è assestato sulle sonorità che presentiamo oggi, ancora embrionali nel primo demo del 2007 e già più sviluppate in quello dell'anno successivo che nel suo piccolo, grazie all'ottimo riscontro tra gli addetti ai lavori, ci ha permesso di farci conoscere nell'underground e farci fare molte esperienze importanti.

Come è nato invece il nome della band?

-Lahmia è una figura mitologica greca. E' un mito poco conosciuto ma molto affascinante, detto in poche parole Lahmia era una principessa, amante di Zeus che fece ingelosire Era che per ripicca uccise tutti i figli della loro unione. Lahmia per il dolore impazzì e tramutò il suo aspetto in un mostro orribile che oltre ad uccidere i bambini delle altre madri, poteva tornare ad assumere le sembianze di una bellissima donna per attrarre e uccidere uomini mediante un morso fatale. Questa caratteristica rende Lahmia una sorta di vampiro ante litteram. Oltre al grande fascino di questo mito troviamo che un tale personaggio, anche a distanza di diversi anni e pronunciati cambi di stile, questo dualismo tra eleganza e violenza rispecchi compiutamente la nostra proposta musicale.

Come nasce un vostro pezzo?

-Generalmente sono io (Flavio) a portare un brano già sviluppato in buona parte in sala, che poi viene rifinito ed arrangiato da tutti gli effettivi. Questa però non è una regola, a volte le idee partono da altri componenti.

Quale è il brano di questo nuovo disco al quale vi sentite particolarmente legati sia da un punto di vista tecnico che emozionale?

-Della questione tecnica sinceramente mi interessa relativamente. Personalmente un brano che credo di apprezzare in modo particolare è My Crown, il pezzo che chiude il CD. E' un brano leggermente diverso dagli altri, più lento ed atmosferico, che miscela partiture doom, e black metal. Nonostante questo è un brano che, al pari degli altri, contribuisce a descrivere il nostro universo musicale dando sfogo a sonorità che in altri brani sono sì presenti ma in quantità minore. E' un pezzo di cui sono particolarmente orgoglioso e per cui devo ringraziare in modo particolare Giuseppe (Orlando, il nostro produttore) e Francesco, per il loro fantastico lavoro che gli ha dato una marcia in più.

Quali band hanno influenzato maggiormente il vostro sound?

-Per citarne alcune: Death, Novembre, Dissection, Dark Tranquillity, My Dying Bride, Anathema.

Quali sono le vostre mosse future? Potete anticiparci qualcosa? Come pensate di promuovere il vostro ultimo album, ci sarà un tour con delle date live?  

-Sicuramente è qualcosa su cui stiamo lavorando. Promuovere il nostro CD con una attenta attività live è un passo fondamentale per i nostri obiettivi.

E’ in programma l’uscita di un album dal vivo o magari di un DVD?

-Sicuramente al momento è troppo presto. Sarà però presto pronto un piccolo speciale sul release Party che abbiamo tenuto al Blackout di Roma in una cornice splendida, davanti a 500 persone e con una emozionantissima guest da parte di Cristiano Borchi degli Stormlord... sicuramente un qualcosa che valeva la pena filmare!

Come giudicate la scena musicale italiana e quali problematiche riscontrate come band?

-La scena italiana estrema sta crescendo enormemente. Il successo estero di band come Fleshgod Apocalypse (persone splendide che abbiamo avuto la fortuna di supportare per tutto il tour italiano di recente) o Hour Of Penance è un toccasana che da credibilità a tutta la scena. Se aggiungiamo a questi nomi quelli di band storiche che da anni si distinguono con release eccellenti e prestazioni live di pari livello (e sto pensando a gruppi come Dark Lunacy, Stormlord, Novembre) lo scenario posso dire che sia piuttosto roseo. Oggi una band come noi che si affaccia sul mercato Europeo o Americano viene sicuramente visto con meno diffidenza rispetto a quello che sarebbe accaduto pochi anni fa. Di lavoro da fare ce ne sta ancora molto per dare completa credibilità alla scena, ma sicuramente qualcosa si sta muovendo nel verso giusto.

Internet vi ha danneggiato o vi ha dato una mano come band?

-Internet nella maggior parte dei casi favorisce i gruppi piccoli a farsi conoscere ma taglia le gambe ai più grandi. Fino ad ora il nostro bilancio non può che essere positivo ma sappiamo da subito che per giustificare i sacrifici che ci aspettano in futuro ci vorrà il doppio della passione. Oggi fare la bella vita con la musica è praticamente impossibile con musica di nicchia come il metal. Noi siamo pronti però a quello che ci aspetta, non ci siamo mica sbattuti per anni per mollare ora, ehehehe!

Il genere che suonate quanto valorizza il vostro talento di musicisti?

-Ci permette di esprimerci completamente senza sentirci imbrigliati e penso che sia la cosa migliore che un musicista può desiderare.

C’è un musicista con il quale vorreste collaborare un giorno?

-Le nostre influenze sono così tante che sarebbe difficile fare un solo nome. Abbiamo avuto Trevor dei Sadist come guest in studio, Cristiano Borchi degli Stormlord e Giuseppe dei Novembre / Airlines Of Terror dal vivo, sono state collaborazioni fantastiche. In futuro sarebbe bello avere a che fare con qualche artista scandinavo, ma non posso farti nomi, stiamiamo veramente troppi gruppi.

Siamo arrivati alla conclusione. Vi va di lasciare un messaggio ai nostri lettori?

-Sicuramente. Grazie a tutti per il supporto e l'interesse nella nostra band. Vi ricordiamo che potete seguire la nostra attività e tutti gli aggiornamenti del caso sia sulla nostra pagina facebook www.facebook.com/lahmiaofficial sia sul nostro sito www.lahmia.com dove potete trovare tutti i collegamenti alle altre pagine, tra cui lo store online in cui è possibile trovare CD, magliette e quant'altro.

Maurizio Mazzarella