DARIO “KAPPA” CAPPANERA - Code Of Discipline

Bagana Records

Ci voleva davvero un album da solista di Dario “Kappa” Cappanera, uno dei nomi più noti del panorama metal italiano. E’ quindi impossibile non pensare alla Strana Officina, perché non è solo la sua band, ma è anche la sua famiglia. Dario è infatti nipote di Fabio e Roberto Cappanera, membri fondatori di uno dei gruppi seminali del rock nostrano. L’esigenza di fare un lavoro proprio era davvero tanta, così dopo i buoni consensi registrati dall’ultimo Rise To The Call inciso con la band madre ed dall’ottimo Against You partorito con il progetto Rebel Devil che ha visto coinvolto anche la voce degli Extrema GL Perotti, ecco arrivare sul mercato discografico questo Code Of Discipline grazie al supporto della Bagana Records. Dario Cappanera ha voluto fare le cose per bene e per questo si è fatto affiancare dal cugino Rolando Cappanera alla batteria, figlio di Fabio ed anche egli membro attuale della Strana Officina. Al basso invece troviamo una vecchia conoscenza dell’heavy metal italiano, ovvero Mattia Bigi, ex bassista degli Extrema e di Biagio Antonacci. La voce e le linee di chitarra sono invece state tutte ad appannaggio di Dario Cappanera, che però in un’occasione, grazie alla gentile concessione della Valery Records, si è avvalso nel brano dai contenuti blues Still Got The Blues (cover del mitico Gary Moore) della presenza del vecchio leone Pino Scotto, in una sorta di scambio di cortesie dopo la partecipazione dello stesso Dario al disco dell’ex Vanadium “Datevi Fuoco (Lo Scotto da Pagare)”. Il disco è molto vario come contenuti e per questo è molto gradevole da ascoltare, lasciandosi apprezzare dalla prima all’ultima nota. Code Of Discipline scorre in modo fluido e dinamico e come contenuti spazia tra il classico heavy metal tradizionale, al rock più sporco e ruffiano, con tracce dei Motorhead, come dei Black Label Society e direi anche dei Down di Phil Anselmo e conseguentemente dei Pantera. Da un punto di vista tecnico Code Of Discpline è un lavoro di notevole valore e spessore anche da una dimensione artistica e compositiva, vedi l’ottima Dogs Are Back I Town corredata da splendidi assoli di chitarra, ma ciò che piace dell’album e la sua spontaneità che ben si sposa con un’intensità particolarmente avvolgente, aspetti che emergono nella passionale Costant Sorrow. Non c’è nulla di complesso, tutti gli arrangiamenti sono molto semplici e facili da assimilare. L’impatto di Code Of Discipline è diretto e la presa è immediata, anche per via di una palpabile ispirazione di fondo che coinvolge tutti i brani ed in questo proprio la title-track è quella che meglio riassume i contenuti appena espressi. Dario Cappanera ha voglia di rock e graffia con Crucifyn’ You e The Mess, mentre con Get Up There e Trouble Honky Tonk, vengono fuori sfumature più southern e country supportate da ritornelli particolarmente avvolgenti. La poesia presente nell’album, si concretizza inoltre nella ballata Nothing Left To Say, song che contiene tutta l’anima di Dario Cappanera. Code Of Discipline in conclusione, è un ottimo disco che dona lustro ad una firma importantissima del panorama metal nostrana. Supportate quindi la buona musica, supportate il metallo italiano!!!

Voto: 8,5/10

Maurizio Mazzarella