PANDAEMONIUM - The Last Prayer

IceWarrior Records

Finalmente sono tornati!!! Era un bel po' che i Pandaemonium mancavano dalle scene ed ora hanno deciso di farci questo bel regalo. Attivi dal 1995, la band milanese giunge con questo bellissimo The Last Prayer, edito per la IceWarrior Records, alla pubblicazione del loro terzo disco in studio, facendo ritorno sul mercato discografico a circa sette anni di stanza dal precedente Return to Reality, disco che a sua volta uscì sei anni dopo l'esordio ...And the Runes Begin to Pray. All'interno della band troviamo dei volti noti del metallo nostrano, parliamo di Steve Volta, uno dei chitarristi di maggiore talento che l'Italia abbia mai prodotto, mente pulsante anche dei Perpetual Fire, nonché ascia di un certo Pino Scotto. Poi  troviamo il bravo bassista Lorenzo Zirilli, l'ottimo cantante Daniel Reda, molto simile a Morby come timbro di voce ed infine un pregevole batterista del calibro di Federico Ria, che il molti conosceranno per la sua militanza nei nostrani Skylark. Da un punto di vista musicale, i Pandaemonium possono essere inseriti nel classico filone del power metal di matrice epica e fantasy. Siamo di fronte ad una band dotata di una personalità fortissima, capace di perseguire un'identità molto precisa, capace di fondere e sviluppare in modo egregio le diverse influenze provenienti da gruppi come Domine, Skylark, Blind Guardian e Rhapsody Of Fire. Il disco è bellissimo senza mezzi termini ed è perfetto in tutte le sue dimensioni. Oltre a contenare molto intensi ed ispirti, gode di una tecnica stupefacente, tutto è perfetto, Steve Volta (che nel disco si occupa anche delle tastiere) si dimostra particolarmente ispirato ed è impossibile restare fermi quando i Pandaemonium decino di pigirare sull'accelleratore e lasciarsi andare in splendide cavalcate inarrestabili. I brani sono compatti, hanno un impatto molto forte e sono in possesso di una ponderata versatilità. La presa è assolutamente immediata, nonostante ci sia una congrua complessità di fondo nella struttura e negli arrangiamenti particolarmente complessi delle singole canzoni che confermano lo spessore artistico del gruppo ed il loro notevole livello compositivo. Anche la produzione è discreta, ha stata curata in modo minuzioso e dona The Last Prayer un suono molto moderno ed attuale. Se amate queste sonorità è il classico disco da avere. Sostenete la buona musica, sostenete il metallo italiano!!!

Voto: 10/10

Maurizio Mazzarella