THE FLOWER KINGS - Waiting For Miracles

Inside Out
The Flowers Kings, combo svedese guidato dal cantante/chitarrista Roine Stolt, sono dagli anni Novanta un punto di riferimento per i fans del rock progressivo. La loro produzione discografica è copiosa e generosa. Questo Waiting For Miracles è il loro quattordicesimo lavoro in studio. Ancora una volta ci si trova di fronte a musica ispirata, ben suonata e ben arrangiata. Il leader è affiancato dall'altro chitarrista Hasse Froberg, dal tastierista Zach Kamins, dal bassista Jonas Reingold e dal batterista Mirkko De Maio. L'avventura comincia con i due minuti di House Of Cards, un' intro pianistica molto romantica. Black Flag è un pezzo melodico ed evocativo che si poggia su un buon lavoro di tutta la band, con ottimi assoli chitarristici. Seguono due brani di dieci minuti. Il primo è Miracles For America - Edit che inizia su una melodia spezzata su cui si innestano melodie cangianti. La parte centrale si sviluppa su toni più soffusi e crepuscolari che poi riconducono nuovamente a sonorità piene di colore diffuso che ci accompagnano fino alla fine. L'altro brano lungo è Vertigo che inizia con un'atmosfera rarefatta carica di aspettative per poi svilupparsi in suadenti melodie arricchite da cori suggestivi e raffinati spunti strumentali. The Bridge è un pezzo carico di magnetismo che risulta come sospeso in una dimensione onirica. Quanto appena detto vale ancora di più per Ascending To The Stars che è uno strumentale intriso di magia. Wicked Old Synphony continua a farci fluttuare in un mondo di melodie accattivanti. The Rebel Circus è un ulteriore turbinio di suoni e di fascinazione. Sleep With The Enemy si gioca su atmosfere soffuse e intriganti. Il primo disco si chiude The Crowning Of Greed, un altro gioiellino di gusto e di raffinatezza. Il secondo disco inizia con l'intro House Of Cards Reprise. Spirals inizia come una sorta di pantomima recitata che si manifesta in un andamento visionario. Steampunk è un pezzo molto caldo e avvolgente che ci continua a prendere per mano per farci indulgere in atmosfere suggestive. I quasi otto minuti di We Were Always Here sono un ulteriore viaggio in dimensioni eteree e sognanti. La lunga maratona di Waiting For Miracles si conclude con il minuto scarso di Busking At Brobank. Questo ultimo lavoro dei The Flower Kings non deluderà tutti i fans del prog che qui troveranno in quantità musica di qualità. 

Voto: 7,5/10 

Silvio Ricci