Luca Sellitto (Stamina), "Il mio album "The voice within" è una sorta di mio tributo personale al metal neoclassico"

Dopo quattro album in studio ed un live Cd/DVD con la tua band STAMINA, sei appena uscito sul mercato discografico con un album solista. Puoi presentarlo ai nostri lettori?

LUCA: " Certamente. Il mio album "The voice within" è una sorta di mio tributo personale al metal neoclassico di scuola malmsteeniana ed al power metal scandinavo. Per l'occasione ho voluto coinvolgere solo nomi noti in questo ambito stilistico, ovvero alcuni dei miei musicisti e cantanti preferiti. Alla voce figurano Göran Edman (ex Yngwie Malmsteen, John Norum etc.), Henrik Brockmann (ex Royal Hunt, Evil Masquerade etc.) e Rob Lungren (The Mentalist); al basso e violoncello il grande Svante Henryson (ex Yngwie Malmsteen, Joey Tempest, Kee Marcello etc.); alla batteria Patrick Johansson (Northale; Yngwie Malmsteen; Impellitteri etc.)

Come è nata l'idea di pubblicare un album da solista, nonostante tu sia ancora attivo con gli Stamina?

LUCA: " In realtà da anni avevo in mente di pubblicare un album solista neoclassico che mi riportasse alle mie origini. Infatti alcuni dei brani li ho scritti quasi dieci anni fa. Ad un certo punto, durante la prima parte del 2019, si sono create le giuste condizioni ed una 'voce interiore' mi ha detto che era il momento di realizzare il progetto. Le influenze neoclassiche sono presenti anche nel sound della mia band Stamina (in cui sono sempre stato il compositore di tutte le musiche e l'autore di tutti i testi), ma sono fuse ad influenze che vanno dal progressive metal, all'hard-rock e alla fusion. Per questo lavoro da solista volevo invece tributare il genere neoclassico, come già detto.

Come è nato invece il nome della tua band Stamina?

LUCA: " Per caso...Da ragazzino avevo delle VHS di metodi didattici di chitarristi virtuosi che parlavano di come sviluppare "speed and stamina" e stamina mi sembrò un bel nome per un gruppo del nostro tipo.

Ci sono delle tematiche particolari che tratti nei tuoi testi o ti ispiri alla quotidianità in genere? Che peso hanno di conseguenza i testi nella tua musica?

LUCA: " In generale mi ispiro alla quotidianità, ad esperienze che io stesso o persone a me vicine vivono. I testi per me hanno certamente peso, ma ammetto di essere uno di quelli che supportano la tesi che si può scrivere un grande pezzo anche senza un testo memorabile. Credo che la storia della musica sia piena di esempi a favore della mia tesi, pensiamo ad esempio ad "Highway star" o "Lazy" dei Deep Purple. Ad ogni modo, credo di non aver mai scritto un testo eccessivamente superficiale.

Quali sono gli elementi della tua musica che possono incuriosire un potenziale ascoltatore e quali sono quindi le qualità principali del tuo album solista?

LUCA: " Tra gli elementi principali sicuramente citerei le melodie intense e a tratti struggenti, le linee vocali di facile presa ed i virtuosismi chitarristici non sterili ed eccessivi, ma sempre a servizio della canzone. Credo che il mio album possa piacere molto a tutti coloro a cui mancano i tempi in cui Malmsteen pubblicava dischi ispirati con grandi cantanti, come "Marching Out", "Trilogy", "Odyssey", "Eclipse", "Fire and Ice" e così via...O anche a chi mancano gli Startovarius della seconda metà degli anni novanta, o i primi Symphony X e i Royal Hunt degli esordi. Potrei citare ancora Ring of Fire, Time Requiem, Majestic, Impellitteri, Tony Macalpine e Vinnie Moore. Con quest'ultimo ho appena avuto il grande onore di tenere un tour italiano come band di supporto con i miei Stamina.

Come nasce un tuo pezzo?

LUCA: " Di solito parto da una linea vocale che mi viene in mente all'improvviso. Da lì poi inizia a prendere forma tutto il brano e compongo le parti di tutti gli strumenti.

Quale è il brano di questo nuovo disco al quale ti senti particolarmente legato sia da un punto di vista tecnico che emozionale?

LUCA: "Da un punto di vista tecnico il brano strumentale 'Etude', perchè è davvero impegnativo a livello esecutivo ed ho dovuto lavorarci più del solito prima di inciderlo. Da un punto di vista emozionale 'What if?', in quanto dedicato alla mia fidanzata.

Quali band ed artisti hanno influenzato maggiormente il tuo sound?

LUCA: " In ambito neoclassico Yngwie Malmsteen, Vinnie Moore, Stratovarius, Symphony X e Royal Hunt. Mi piacciono molto anche altre cose di altro genere ovviamente. Negli Stamina le influenze prog che inserisco nei brani derivano principalmente da Dream Theater, Elegy, Conception e anche un po' dalla scena hard-rock e progressive rock degli anni settanta e ottanta.

Quali sono le tue mosse future? Puoi anticiparci qualcosa? Come pensi di promuovere il tuo album solista, ci sarà un tour con delle date live? 

LUCA: " Non ci sarà un tour, in quanto logisticamente mi sarebbe impossibile dati gli ospiti internazionali che figurano sul lavoro. Sono però proprio ora in partenza per la Polonia, dove sono stato invitato a tenere un seminario di chitarra moderna di tre giorni, in occasione del quale eseguirò i tre brani strumentali del mio disco solista con l'ausilio di backing tracks.

E’ in programma l’uscita di un album dal vivo o magari di un DVD?

LUCA: " Non da solista. Con gli STAMINA ne ho pubblicato uno l'anno scorso, registrato in Polonia ed intitolato "Live in the city of power".

Come giudichi la scena musicale italiana e quali problematiche riscontri con la tua band Stamina?

LUCA: "Se parliamo della scena metal le problematiche principali sono sempre di carattere organizzativo e logistico. In più , anche se è triste dirlo, noto che ai concerti ci sono sempre meno giovani, sintomo di uno scarso interesse da parte delle nuove generazioni verso questo genere musicale.

Internet vi ha danneggiato o vi ha dato una mano come band?

LUCA: " Sinceramente sono uno di quelli che odia Internet in relazione alla musica, perchè ha fatto entrare il mercato discografico in una crisi irreversibile. Oggi si parla tanto di tecniche specifiche per aumentare la propria visibilità sui social, con una cura quotidiana e costante. Ma la verità è che migliaia di like ad un post possono nella maggior parte dei casi non significare granchè, se poi quelle persone non spendono soldi per supportare l'attività di una band.

Il genere che suoni quanto valorizza il tuo talento di musicista?

LUCA: " A mio parere molto, perchè è sofisticato e richiede sempre inventiva e tecnica.

C’è un musicista con il quale vorresti collaborare un giorno?

LUCA: "Ce ne sono ancora tanti. Mi vengono in mente Jens ed Anders Johansson, Vitalij Kuprij e Ian Parry.

Siamo arrivati alla conclusione. Ti va di lasciare un messaggio ai nostri lettori?

LUCA: "Ringrazio di cuore tutti coloro che hanno letto questa intervista fino in fondo e li invito ad ascoltare da youtube i miei singoli "Land of the Vikings" e "Second to none". Ringrazio inoltre la mia casa discografica tedesca 'Pride&Joy Music' per aver supportato la pubblicazione del mio album 'The voice within' e, soprattutto, un grazie di cuore a te e a tutta la redazione di 'Giornale metal' per lo spazio concessomi. Ciao a tutti!

Maurizio Mazzarella