IN-SIDE - Life

Andromeda Relix
WOW! Ma cos'ha tirato fuori dal suo magico cappello l'Andromeda Relix. I torinesi IN-SIDE, con il loro grande amore per le più cromate e classeggianti sonorità anni '80. Questo è il loro secondo album: un viaggio a perdita d'occhio in atmosfere musicali sospese tra sciccoso Hard melodico e reminiscenze progressive, ispirato ai migliori lavori di grandi come Journey, Toto, Asia, Alan Parsons Project... i nostri hanno in formazione un batterista, Marzio Francone, che è anche un eccellente tecnico del suono. E con il suo aiuto sono riusciti a ricreare quelle belle scintillanti produzioni discografiche sviluppate e bisusate negli '80s del ventesimo secolo. Con i reverberi al punto giusto e tanta brillantezza sonora, a valorizzare la particolare abilità degli IN-SIDE nel mostrare al mondo che, anche nel 2019, un album d'impronta AOR/FM Rock può ancora piacere e coinvolgere gli ascoltatori di tutte le età. L'album risulta bello omogeneo per arrangiamenti e stile compositivo. Ciò nonostante, a titolo personale, segnalo un paio di particolari perle di canzoni che risaltano nel contesto, come la manualistica AOR che risponde al titolo di "Test My Love" (ascoltate subito l'attacco di keyboards e godetevi questo viaggio a ritroso per l'epoca d'oro del Rock-FM americano), oppure la fortemente Toto-iana "Save Your Mind" che pare far un po' il verso ad "Africa" (ma attenzione, non considero ciò assolutamente un difetto, quando semplicemente i nostri sono riusciti nel loro intento di costruire una bella song dalla placida e cromata atmosfera sugli stessi arrangiamenti tipici di Porcaro & company). Ma tutto il disco è davvero di ottimo livello. I nostri sono tutti bravi musicisti: a partire dal chitarrista Abramo De Cillis con le sue ritmiche Hard (ed assoli di discreto feeling), perfettamente incastonate nel quadro sonoro completato dalle variegate e sciccose tastiere di Saal Richmond. Anche il singer Beppe Jago Careddu sfoggia una performance vocale abbastanza carismatica, perfettamente attinente al genere proposto. Un disco così non può passare inosservato. Consiglio caldamente l'ascolto ai lettori di Giornale Metal. Non sia mai che grazie a bands di questa caratura ci sia un ritorno di fiamma per il genere più "Classy". Me lo auguro caldamente.

Voto: 8,5/10

Alessio Secondini Morelli