NILE - Vile Nilotic Rites

Nuclear Blast
Sono giunti al nono album i Nile, indiscussi portabandiera attuali del Brutal Death statunitense. Con un disco tipicamente Nile. Il Brutal (anzi, Techno/Brutal, visti i vertiginosi e frenetici cambi di ritmo e tempi dispari contenuti nella loro musica) presente su "Vile Nilotic Rites", ovviamente, non varia di una virgola dalla consueta formula impiegata dal quartetto di Greenville, sempre ossessionato, almeno a livello di artwork, dalla mitologia egizia (e complimenti per quest'altra bella illustrazione di copertina). Ed anche la produzione scelta è di gusto... squisitamente tradizionale. Suoni compressi, vocione disumano che sovrasta la musica in continuazione, ritmi ultraviolenti, cambi repentini di BPM, tempi dispari a go-go, accelerazioni grindeggianti che più non si può, suono di chitarra crudo e fastidioso, tanta sensazione di caos, un certo senso di smarrimento totale dovuto all'ossessione per i cromatismi sui riffs di chitarra, qualche sporadico e minimale intermezzo "sperimentale" con la musica etnica del vicino oriente... insomma, un disco Brutal. Molto Brutal. Tipicamente Brutal. Tanto da mettere a dura prova la sanità mentale dell'ascoltatore abituale. Come ho già detto in precedenza, quando questo tipo di sonorità, proveniente dal più putrido underground anglosassone, salì alla ribalta nei primi anni '90 del ventesimo secolo ebbe un imprevedibile effetto dirompente. Poi però, ci fu senz'altro un motivo per cui la "moda" passò. Ora, riproporre quella non-musica così frenetica, brutale... e noiosa, basata sull'estetica dell'anti-estetica (soprattutto a livello di produzione), mi pare un tantinello anacronistico. Molto più di tanti altri generi e sotto-generi "passati di moda". Ciò nonostante, non sarà la mia recensione "semi-stroncatoria" a far perdere ai Nile il loro consueto numero di fans. Sappiate semplicemente che quest'album è una delle "migliori" release discografiche di Brutal Death dell'anno in corso (siamo nel 2019, non nel 1991). Sono stato abbastanza chiaro più sopra nel descrivervi in cosa consiste, quindi... prendere o lasciare. Io lascio, perché ho intenzione di conservare intatta la mia sanità mentale.

Voto: 5,5/10

Alessio Secondini Morelli