BORKNAGAR - True North

Century Media
I Borknagar tornano a distanza di tre anni dall’ultima fatica in studio, “Winter Thrice” del 2016, e nonostante i cambi di line-up la band riprende le stesse coordinate stilistiche del disco precedente; un disco che riporta la band norvegese alle radici folk/viking tipiche della loro terra d’origine, lasciando ormai pochissimo spazio alle sfuriate black metal degli esordi. Atmosfere fredde e gelide, passaggi epici che riescono ad essere particolarmente incisive e dirette sia nelle lyrics che negli arrangiamenti. L’apertura è affidata a “Thunderous”, un brano molto elaborato e lungo ma che offre degli spunti interessanti, dove tutto si gioca tra l’alternanza tra parti melodiche ed epiche e sfuriate violente e incisive. Stesso discorso per il primo singolo “The Fire That Burns” e “Tidal”. “True North” vive di momenti diversi tra loro, infatti “Up North” è un brano che lascia spazio alla melodia; “Into The White” invece mette in risalto la componente prog; mentre “Lights” colpisce per le sue bellissime linee vocali melodiche ad opera del tastierista Lars Nedland. Molto toccante è “Wild Father’s Heart”, una canzone scritta dal mastemind Braun in onore del padre scomparso, dalle atmosfere malinconiche e riflessive, da applausi. La tracklist si chiude con “Voices”, un brano lento, ipnotico ma che ti si stampa nel cervello, semplicemente meraviglioso. “True North”, come detto in precedenza, è un disco che vive di momenti diversi, tutto molto bello, ben suonato e ben prodotto, insomma un bel disco.

Voto: 8/10

Vincenzo Chioppa