WARRIOR SOUL - Rock' N' Roll Disease

Live Wire
I Warrior Soul sono una band che fra alti e bassi esiste dagli anni Novanta. Il leader Korey Clarke è uno di quei classici animali da rock'n'roll pericolosi e politicamente scorretti. Sesso, alcol, strada e attitudine oltraggiosa sono sempre state caratteristiche dei Warrior Soul. Questo nuovo Rock'n'Roll Disease è la ruvida conferma di quanto già sapevamo del combo americano. Il disco e' un pugno in faccia sferrato con forza sul volto dell'ascoltatore. La band trae ispirazione da tutto ciò che puzza di trasgressione in un melting pot che assimila AC/DC, Motorhead e indomita attitudine punk. L'opener Up The Dose mette subito in chiaro le cose con un approccio rabbioso e ostile. Un riff alla Stooges apre la title track Rock'n'Roll Disease e ci ritroviamo sempre più nei bassifondi della perdizione. Off My Face continua l'assalto sonoro senza tregua. Il riff tagliente di Melt Down ci colpisce duramente. Tutta la band picchia duro. Le chitarre di Steve Pearce e Miguel Martins suonano sporche e cattive e il basso di Christian Kimmett e la batteria di Michael Branagh non lasciano scampo. Rock On è un esplicito manifesto sonoro e contenutistico per un ulteriore martellamento sonoro. Ancora rabbia fumante in War Ride Children che presenta interessanti rallentamenti ritmici. L'incedere incalzante di Going Mental ci scuote dalla base. L'urgenza esecutiva di After The Show chiude questo Rock 'n' Roll Disease. Poco più di mezz'ora per otto brani, ma non e' la durata che conta nel rock, ciò che conta è l'energia, la forza, la rabbia, e queste cose le ritroviamo tutte nei Warrior Soul dopo tanti anni. Abbiamo parlato di AC/DC, di Motorhead, di Stooges e di punk. Korey Clarke da venire in mente anche l'eroe nostrano Pino Scotto per certe timbriche e decise. Rock'n'Roll Disease non e' un disco per damerini, e per apprezzarlo ci vuole la giusta attitudine. 

Voto: 7,5/10 

Silvio Ricci