ROTTING CHRIST - Sanctus Diavolos

Sleaszy Rider
E’ l’anno del signore 2004, quando, dopo una lunga attesa e varie annunciazioni, vede la luce Sanctus Diavolos, un ritorno alle origini, che vede i Rotting Christ tornare alla grande!! Finalmente ascoltiamo un disco con tutti i bei brani, si potrebbe fare di ogni brano una recensione !! Gli ottimi riffs segnano la struttura del brano, che appare vigoroso e sincero, nonché malvagio, sinistro e pieno di cattiveria. Lasciatemelo scrivere: “addormentati da tempo” questi signorini si risvegliano con la rabbia addosso, una violenza che avevano quasi dimenticato, o che così ci volevano far credere con gli ultimi album quasi più gothic oriented. Marcano quindi nuovamente il territorio (mi viene in mente l’inizio di Athanati Este… … che pezzo !!!). Oggi a metà strada tra il death ed il black, questi signori del male mettono a segno un punto ben deciso, concentrato ed allo stesso tempo elegante e non pacchiano. La voce si Sakis ci mette tutti in riga, una voce sinistra e calda, paralizzante, ipnotica, che dispensa carezze a forma di graffi ai poveri avventori. L’attenzione mi cade tra le altre cose sul riff aggressivo e ossessivo di Tyrannical, sulla bella Shades Of Evil, non si pensi che nel disco non siano presenti sinistre atmosfere e sfumature più rarefatte, tipiche dei vecchi lavori, ma a queste è dato il giusto “nuovo/vecchio” peso. Un lavoro che farà acquistare alla band greca nuovi adepti e fans, e sorprenderà i vecchi seguaci della band, facendoli ritornare giovani pischelli a quando la band faceva parte del gotha del panorama metal di allora. Il mio augurio è di tornarci, e gli auspici sono questi … ragazzi teniamoceli stretti stretti !!! 

Voto: 7,5/10

Flavio Facchinetti