DIEGO GALERI (EX TIMORIA), "Reunion? Al momento non c'è alcun programma in merito"

Ciao Diego, ben ritrovato sulle pagine di GiornaleMetal.it. Allora, sono passati ben 25 anni dall’uscita di Viaggio Senza Vento. Cosa pensi di quel disco oggi e che sensazioni provi?

Ciao Maurizio,"Viaggio Senza Vento" è stato per me e per i Timoria tutti un album indiscutibilmente fondamentale. Non posso che esserne legato a doppio filo, riascoltandolo negli anni ho sempre pensato fosse un album coraggioso e libero, come ci sentivamo allora e come volevamo che il nostro pubblico ci "percepisse". Le sensazioni sono sempre molto forti. Fondamentalmente ne sono molto orgoglioso.

Come è nata l’idea di ripubblicare il disco in questa triplice versione doppio CD, doppio vinile giallo e addirittura un box contenente anche delle vere e proprie chicche?

L'idea è nata da Universal che ha voluto assieme a noi celebrare i 25 anni di un disco importante anche per la loro storia. Abbiamo voluto assieme rendere la ristampa in qualche modo unica e preziosa dunque abbiamo ripescato tutte le registrazioni di quel periodo e selezionato un buon numero di tracce tratte principalmente dalle registrazioni dei demo fatte prima di entrare in studio per registrare il disco vero e proprio. Poi ci sono l'inedito "Angel" e la cover di "I Can't Explain" degli Who. 


Ci parli di questo nuovo brano Angel? Era già pronto, oppure vi siete ritrovati tutti per perfezionarlo?

No il brano era già finito, e non l'abbiamo toccato. C'era solo bisogno di un intervento di masterizzazione. La registrammo durante le session di Viaggio Senza Vento ma mancava il testo ed essendo il disco già molto lungo non ci sarebbe comunque stata nel cd. Omar poi scrisse il testo qualche mese dopo quando apprendemmo della morte di Kurt Cobain, fu un trauma per tanti e anche per noi fu un evento drammatico, con il testo finito completammo il brano registrando la voce ma il brano rimase negli archivi di Universal.

Ci sono ancora altri inediti dei Timoria nel cassetto?

Sicuramente ci sono parecchie ore di registrazioni e forse qualche inedito ma non ne sono così sicuro.

A distanza di 25 anni, ci puoi svelare qualche retroscena particolare prima della pubblicazione di quel disco, magari mentre eravate nello studio di registrazione?

Furono tre mesi molto intensi, registravamo giorno e notte con la libertà e la convinzione di fare le cose a modo nostro. Dallo studio passavano un sacco di musicisti e amici... l'energia era fortissima... la band aveva un notevole appeal e si era creata una forte aspettativa per quel gruppo di freakkettoni bresciani che stava facendo un disco fuori dagli schemi.

Come sono i rapporti tra tutti voi adesso?

Direi sereni, per diversi anni ognuno ha seguito i propri percorsi di vita, musicale e non, ma per programmare e lavorare alla ripubblicazione di questo disco siamo tornati in contatto e ognuno ha dimostrato di portare i Timoria nel cuore... è stato bello ritrovarsi. 


Chi è Diego Galeri oggi e dopo le varie esperienze post Timoria, come i Miura ad esempio, di cosa ti occupi? Ci parli dei tuoi progetti attuali come Adam Carpet e Prismopaco?

La musica è la mia vita, non potrebbe essere altrimenti, dunque continuo a produrne con le formazioni più disparate. Con Adam Carpet, dopo tre album, al momento siamo in fase di stand by ma non è escluso che nei prossimi mesi lavoreremo a qualcosa di nuovo. Nel frattempo ho pubblicato da qualche giorno il primo singolo dal titolo "Restart"di un nuovo progetto elettronico che si chiama Gentle Eyes In The Gloom. Con me ci sono Giovanni Calella e Barbara Cavaleri. Il disco di debutto uscirà a Gennaio. Poi sto lavorando ad un nuovo progetto rock con Xabier Iriondo, Ambra Marie e Andrea Lombardini...abbiamo già registrato un buon numeri di tracce, nei piani l'idea è di pubblicare l'album entro il 2019. Poi c'è del10, il mio progetto elettronico solista, di cui pubblico dischi ogni volta che ho materiale che ritengo valido... è un po' la mia valvola di sfogo. La mia label Prismopaco è in piena attività, di recente ho pubblicato i nuovi dischi di Dave Muldoon (con cui sto facendo anche alcune date), Deltacut, InVisible, Coclea, Tita e prossimamente oltre a Gentle Eyes In The Gloom uscirà anche il nuovo di Nails And Castles. Poi c'è la mia attività didattica, sono insegnante alla Percussion Village Music Shool a Milano e alla Skel Music Academy di Segrate oltre che privatamente.

E’ possibile una vostra reunion con un tour dal vivo per festeggiare i 25 anni di un disco che ha cambiato la storia del rock italiano?

Al momento non c'è alcun programma in merito.

Secondo te sarebbe una buona idea ritrovarsi con tutti i componenti che hanno fatto parte dei Timoria nel corso degli anni per un concerto unico atto a festeggiare i 25 anni di Viaggio Senza Vento?

Io non credo, mi sembra un'idea abbastanza bizzarra, i Timoria che hanno scritto e suonato quel disco avevano un fortissima identità e sinergia. 


Nel corso degli anni con chi hai mantenuto i contatti maggiormente della band?

Con Carloalberto (Carloalberto "Illorca" Pellegrini, ex bassista dei Timoria n.d.r.).

Quale brano di Viaggio Senza Vento oggi porti maggiormente nel cuore?

Oddio, domanda difficile, "Senza Vento" sicuramente è uno dei brani che più mi hanno segnato... ho sempre adorato suonarla dal vivo. Ma di quel disco ce n'erano tante, tra le tante "Piove", "Il Sogno" e "Sangue Impazzito", "La Cura Giusta".

Nel periodo di registrazione del disco c’era anche tensione?

Non ricordo se ci fossero tensioni particolari, sicuramente ci sono stati alti e bassi nei tre mesi di registrazioni, ma eravamo totalmente proiettati nella musica... dunque anche le tensioni e gli scazzi alla fine sono serviti. 


Del periodo con i Timoria, hai qualche rimpianto o qualche rimorso?

Non direi, mi manca invece l'energia che si respirava ai concerti. Oggi, vuoi per l'età (mia) vuoi perchè sono cambiate davvero tantissime cose, il modo di fruire la musica dal vivo non è più lo stesso... non è un discorso nostalgico il mio sia chiaro ... anche oggi ci sono bands che dal vivo fanno grandi shows ma in generale mi sembra ci sia meno coinvolgimento, non c'è più quell'atmosfera di "magia" che c'era allora.... ma ripeto forse è più dovuto al fatto che ne ho visti e fatti così tanti che sono anche un po' saturo ed esigente. 

Credi che se Renga fosse rimasto nella band avreste avuto un percorso artistico differente?

Beh credo di sì, inevitabile... gli individui nella band hanno un peso... entrano in gioco le personalità, le qualità, il pensiero... ognuno contribuisce a proprio modo al risultato finale... se ne cambi anche solo uno cambiano i rapporti e gli equilibri...e la musica di conseguenza.

Credi che anche per i 25 anni di 2020 Speedball possa esserci qualche ristampa celebrativa?

E' possibile...ora è presto...godiamoci "Viaggio Senza Vento - 25° Anniversario"...al 2020 mancano ancora due anni.

Quali sorprese dobbiamo aspettarci ancora?

Non te lo dico altrimenti che sorprese sarebbero? (ride n.d.r.) Grazie Maurizio!....a presto! Diego. 

Maurizio Mazzarella