TURBOKILL - Vice World

SPV
Freschi d'esordio discografico, con già un EP alle spalle, i tedeschi Turbokill, guidati dall'ex-vocalist degli Alpha Tiger Stephan Dietrich, sono qui tra noi per rinverdire i fasti del Puro Heavy Metal, cercando di diventare (così almeno dice la bio) una valida alternativa attuale ai nomi storici come Maiden e Priest, e cercando di tenerne alta la bandiera per le generazioni future. Nobilissimo intento, e debbo dire almeno in parte riuscito. L'album in questione è pregno dei più nobili stilemi del Puro Metallo Pesante. Ed una produzione molto ben calibrata, assieme alle indubbie abilità tecnico-compositive del quintetto, sono certamente i punti di forza di "Vice World". Certo è, però, che ancora non siamo proprio ai livelli epocali tali da bissare la concorrenza "storica" di cui sopra eh. Questo però non è necessariamente un male. Abbiamo semplicemente un altro buonissimo album che nel 2019 rinverdisce i fasti del... True Metal. Non siamo ancora ai livelli di Blackslash e RAM, due bands che già nei primi albums dimostrano una qualità superiore quasi epocale. Ma i nostri amici Turbokill partono comunque da buone basi. E possono anche diventare molto di più. Staremo ad osservare gli sviluppi. In conclusione di recensione debbo anche ammettere che il cantato di Dietrich, seppur tecnicamente ben preparato, mi appare un po' troppo stereotipato, diciamo pure leggermente anonimo. Ma forse il nostro si ispira a pieno titolo alle performance vocali di tantissimi dischi che uscirono copiosi durante tutti gli anni '80, rendendo grande ed agguerrito il circuito Metal underground internazionale. Staremo anche qui a vedere gli sviluppi. Per ora... long live Heavy Metal! 

Voto: 7,5/10 

Alessio Secondini Morelli