EXHORDER - Mourn The Southern Skies

Nuclear Blast
E’ tempo di reunion anche per i storici thrashers Exhorder che tornano sul mercato dopo ben 27 anni con la pubblicazione di “Mourn The Southern Skies” per Nuclear Blast. La band di New Orleans, per chi non lo sapesse, fu una delle prime a introdurre il cosiddetto groove amalgamandolo al vecchio thrash metal, indicando la strada da percorrere a band più blasonate come Pantera, Machine Head e Lamb Of God. Le coordinate stilistiche rimangono le medesime anche per questo nuovo platter, potendo ovviamente usufruire di una produzione moderna che accentua notevolmente la potenza delle varie composizioni. L’album alterna pezzi veloci come l’opener “My Time”, che nella struttura ricorda “Fucking Hostile”, “Beware The Wolf”, molto incisiva, “Rumination” e dalla supersonica “Ripping Flash”, ad altri pezzi più cadenzati come “Asunder”, “Yesterday’s Bones”, oserei dire quasi progressiva grazie ad una lunga sezione strumentale e dalla cupa “The Arms Of Man”. Tra questi troviamo anche “Hallowed Sound”, con un refrain che ricorda molto i nostri Extrema del periodo “The Positive Pressure” e “All She Wrote”, una bella cavalcata thrash/groove con un bel breakdown finale. Chiude il disco la title-track, il brano decisamente più ambizioso mai scritto dagli Exhorder; un brano dalla durata imponente (nove minuti e mezzo), che si discosta parecchio dal resto del disco in quanto è fortemente caratterizzato da atmosfere southern rock e blues. In conclusione questo “Mourn The Southern Skies” è un ottimo ritorno per la band capitanata da Kyle Thomas, un esempio perfetto di come dovrebbe suonare una band groove metal nel 2019 e che va a colmare, almeno idealmente, il vuoto lasciato dai fratelli Abbott. 

Voto: 7,5/10 

Vincenzo Chioppa