ADE - Rise Of The Empire

Xtreem
Passati tre anni dal precedente e ottimo Cathago Delenda Est, I romani Ade ritornano in pista con un nuovo e incandescente album dal titolo Rise Of The Empire. Lavoro quest’ultimo destinato per tanti motivi a diventare un pilastro della musica estrema nazionale che metterà radici anche e soprattutto al di fuori dal nostro confine italiano. Cercheremo di spiegare anche il perché di tutto questo. Rise Of The Empire non solo è un album eccellente sotto tutti i punti di vista, ma ha quel guizzo in più che molte band famose possono solo sognare in questo momento. Il muro sonoro innalzato dalla band è semplicemente impressionante, una roba che non si sentiva da molto tempo. Potenza allo stato puro, rasoiate che partono dall’iniziale Empire, che con il preludio di trombe dona una sensazione di potenza immane, fino ad arrivare alla canzone finale. Crediamo fermamente che la band si sia superata in questo disco, perché mettere a segno dei colpi dal calibro di The Gallic Hourglass, Chains Of Alesia, Once The Die Is Cast, no è certo roba da molti. La padronanza che si avverte su ogni singola traccia è assolutamente innegabile, come lampante è l’attrazione grande che c’è tra musica, testi e immagine. Poche band probabilmente sanno raccontare le gesta del passato, riportandole al presente, come loro in campo musicale. Le canzoni sono strutturate in una maniera davvero eccelsa, una produzione adeguata fa sì che ogni singola nota risulti talmente incandescente da far fondere tutto ciò che trova davanti, padiglioni auricolari compresi. Sarebbe da citare ogni singolo passaggio, perché le emozioni che si avvertono all’ascolto di altre gemme come Ptlomeny Has To Fall, Suppress The Riot o la spettacolare ed estrema Veni Vidi Vici, sono molto particolari, destabilizzanti e dannatamente piene di un malvagio groove. L’epicità che troviamo durante l’ascolto dell’intero lavoro è un qualcosa che raramente troviamo in un disco che tratta tra l’altro argomenti che dovremmo tutti conoscere. Questi ragazzi hanno creato un disco di cui andare fieri, un lavoro che brucia probabilmente molte uscite estreme di questo 2019. Tecnica, amore per l’estremo, epicità e storia, fanno di Rise Of The Empire, uno degli album più completi, compatti ed estremi che abbiamo ascoltato da parecchi anni a questa parte. Un disco che non dovrebbe assolutamente mancare all’interno della collezione più preziosa che si possiede dentro casa. 

Voto: 10/10

Sandro Lo Castro