DESTRUCTION - Born To Perish

Frontiers
Mi sono bastati i primi secondi d'ascolto di "Born To Perish" per constatare che... i Destruction sono rimasti i Destruction. Anche quando sono ormai a quota 16 albums. So che ormai nel Thrash tutto è già stato detto e fatto... ne sono cosciente. Purtuttavia, se si tiene presente il discorso di quanto negli ultimi anni il Thrash Metal stia vivendo un periodo di rinnovata giovinezza, ci si deve obbligatoriamente chiedere: perché ciò avviene? Semplice. Perché dopo i primi vent'anni di attività (secondo molti "blasonati" critici musicali è il limite temporale in cui una band "dovrebbe" esistere senza essere "di troppo" sulla scena... ed alcuni accorciano il periodo addirittura della metà), una band di Thrash Metal che conosce bene il suo mestiere ha un solo obbiettivo: continuare a fare degli albums nel loro modo canonico... e soprattutto albums oggettivamente BELLI! Così com'è bello l'ultimo Overkill, l'ultimo Death Angel e com'è discreto l'ultimo dei ritrovati Sacred Reich... il disco nuovo dei Destruction è BELLO! Può esser considerato come l'ennesimo album destinato ai fans della prima ora del Thrash teutonico, così come può esser considerato il primo album dei Destruction mai acquistato da un "kid" adolescente di oggi patito di Thrash Metal. Non fa differenza. Ormai il Thrash, sotto molti punti di vista, è un genere senza età. Una band come i Destruction ha un pregio: da loro tutti sanno cosa ci si può aspettare. Un album potente e valido tecnicamente e compositivamente, con una produzione "da paura" come quella che la Nuclear Blast ha messo loro a disposizione. Forse per i detrattori il pregio può esser considerato difetto ("SOLO questo ti puoi aspettare da una band come i Destruction" diranno)... ma chi se ne strafotte alla fin fine dei detrattori. La verità è che gran parte dei fans della prima ora godranno di questo bel disco perché la musica dei Destruction è, diciamo, "invecchiata bene" (a parte quelli che ostinatamente diranno che la band "è morta dopo il secondo/terzo album", ce ne sono dappertutto e per tutte le bands di persone ottusette così). Chi invece giovanissimo li conosce ora, magari proprio con quest'album, avrà ancora oggi un'impressione positiva molto simile a chi si accostò a loro con "Infernal Overkill". I Destruction ci insegnano quindi un'importante lezione: come il Metal (e si parla soprattutto di sottogenere Thrash) può passare periodi di inflazione e stasi... così si può rigenerare. E la rigenerazione del miglior Thrash Metal sound passa, appunto, anche per l'ultimo Destruction. Prodotto discografico artisticamente valido per grandi e piccini! 

Voto: 8,5/10 

Alessio Secondini Morelli