Woodstock 50 si farà, ma non al Watkins Glen di New York

A solo 3 settimane dal suo inizio, Woodstock 50 continua a far parlare di sé. Il festival, che celebra, a 50 anni di distanza, uno degli eventi musicali più importanti al mondo, si farà, ma non al Watkins Glen di New York, come era stato preannunciato dagli organizzatori. Dopo mesi di problemi legali e incertezze, oggi abbiamo la conferma: Woodstock 50 ha trovato finalmente una casa. Si terrà nel Maryland, al Merriweather Post Pavilion, dal 16 al 18 agosto prossimi. Secondo quanto riportato da Bloomberg, la location scelta per i 3 giorni live ha ottenuto il via libero definitivo. Si tratta di un anfiteatro adibito a spazio concerti, in grado di ospitare circa 32.000 persone, un numero molto diverso da quello suggerito all’inizio. “Quando abbiamo saputo che c’era la possibilità per salvare questo festival e portare un pezzo di storia americana nella nostra comunità, abbiamo colto al volo questa occasione”, ha affermato Calvin Ball, dirigente della Howard Country in una nota rilasciata agli organizzatori del festival. “Il Merriweather Post Pavilion è un gioiello della contea di Howard e uno dei migliori luoghi dove fare musica in tutti gli Stati Uniti. Sembrava una scelta così naturale ospitare un evento un festival storico sul nostro palcoscenico storico”. Nel 2013, l’anfiteatro scelto per celebrare Woodstock 50 è stato classificato dal Rolling Stones come il quarto migliore di tutta della nazione. Finalmente una buona notizia, quindi, dopo mesi di incubi logistici. Prima la sede sarebbe dovuta essere il Watkins Glen di New York, poi è stata revocata. Successivamente si vociferava che sarebbe stata scelta comunque una location lì vicino. Gli organizzatori hanno fatto di tutto per trovare un posto nello stato di New York - sede del concerto originale del 1969 - ma non c'è stato niente da fare. Alla fine si è deciso di spostare l'evento un po’ più lontano… a circa 5 ore da Woodstock. Ma non solo. Ad aprile, il festival aveva perso il suo principale partner finanziario, Dentsu Aegis Network, e anche uno dei suoi più importanti headliner, The Black Keys. Se da una parte abbiamo la certezza della sede, dall’altra non sono risolte le questioni relative agli artisti che parteciperanno al grande evento. La lineup di Woodstock 50, che in prima battuta prevedeva Robert Plant, Dead and Company, The Killers, Santana, Imagine Dragons e Greta Van Fleet, potrebbe cambiare, soprattutto perché i cantanti e le band non sarebbero più obbligati contrattualmente ad esibirsi. Considerando, inoltre, che la nuova location dista 250 miglia dal sito originale, alcune star potrebbero avere problemi a livello logistico. Gli organizzatori hanno affermato di essere in costante contatto con tutti i big della musica coinvolti nell’evento, ma fatto sta che non ci sono loro notizie da molto molto tempo. Anzi, secondo alcune indiscrezioni trapelate dal New York Times, nessuno degli artisti avrebbe ancora confermato la partecipazione. Solo una settimana fa, parlando in un incontro con il comitato di pianificazione urbana di New York, Michael Lang - co-creatore del festival originale di Woodstock e organizzatore chiave di Woodstock 50 - ha dichiarato di rimanere ottimista, ma che l’evento potrebbe anche non essere nel 2019. "Se quest'anno non va, non ci sarà quest'anno. Abbiamo provato tutto il possibile. Abbiamo fatto del nostro meglio. Continueremo a fare del nostro meglio fino a quando non scopriremo in un modo o nell'altro se tutto questo sarà possibile". Tutti questi contrattempi però non stupiscono. Come i più affezionati ricorderanno, anche il festival originale, tenutosi dal 15 al 18 agosto 1969 a Bethel, non trovò subito una location definitiva. A poche settimane dall’inizio, infatti, fu cambiata. Proprio come è successo oggi, a 50 anni di distanza.

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