THE TRIGGER - The Time Of Miracles

Massacre
Non so molto del pregresso dei serbi The Trigger. So che questo, in uscita per Massacre, è il primo album cantato in inglese invece che in lingua madre. E si tratta di un buon disco, stilisticamente attestato tra il Thrash/Groove Metal e il Nu-Metal. La produzione ottima delle chitarre fa toccare con mano la perizia strumentale dei due chitarristi dai nomi piuttosto impronunciabili. Assoli davvero virtuosistici e riffs di gran classe la fanno da padroni per tutta la durata del disco. Mentre molto buona è anche la performance (e la pronuncia dell'inglese) della singer Milena Brankovic, certamente una cantante capace di fare la differenza, tanto per tecnica vocale quanto per il sacrosanto compito che ad ogni singer è attestato: comunicare le emozioni, inoltrare i messaggi concettuali compresi nei testi e cose così. The Trigger non la mandano a dire. Con l'aiuto di un ottimo artwork crudo e profondamente simbolico, i nostri cercano di descrivere con spietato realismo nelel loro liriche tutte tutto il lato oscuro della moderna società occidentale, in decadenza a causa della propria avidità e della propria sete di denaro e potere. Tanto a livello di ritmi che di melodie vocali, le songs hanno una struttura portante di chiara ispirazione Nu-Metal. Seppur, come già specificato, con delle ottime chitarre che sanno di Metal (e soprattutto di Thrash) classico, tanto a livello di partitura quanto di preset sonoro. Qua e là possiamo gustarci qualche influenza "progressiva", come nelle aperture atmosferiche presenti nell'ultima, lunga "Abyss". In finale, un disco interessante per una band proveniente dall'Est europeo ma che possiede sicuramente un potenziale con cui, pian pianino, farsi meglio conoscere in Occidente, grazie alla buona qualità della loro proposta musicale. 

Voto: 8/10 

Alessio Secondini Morelli