FINAL COIL - The World We Left Behind For Others

Wormholedeath
Fin dalla prima nota di chitarra si percepisce il senso del titolo del disco e dell’impatto non solo musicale che questo lavoro nella sua interezza vuole esprimere. I toni del disco non sono quindi giocosi, aperti e colorati, ma sono anzi cadenzati, carichi di riflessioni e di pathos, per non parlare delle melodie diciamo in tonalità di minore (inteso di scale minori). La band è preparata e suona molto bene, sia gli strumenti a corde, che quelli a percussione, che il cantante non si risparmiano di nulla, incastrando trame sonore diverse insieme come in un mosaico, dove poi il tutto esce dalla percezione per diventare a fine lavoro di una completezza unica, impensabile dall’inizio. I Final Coil, fin dall’inizio del loro “mosaico” hanno bene in mente quale sarà la loro destinazione e progetto finale: un ottimo lavoro di metal / prog/metal a tratti groove/metal con testi impegnati e non banali. i dodici brani che compongono il disco si susseguono come anelli di una stessa catena, dove uno sostiene l’altro, senza però avere all’interno un anello debole. Qui nulla si spezza, ma anzi proseguendo con un secondo e poi terzo ascolto, ci rendiamo conto della compattezza sonora e della maestosità di questo progetto, per il sottoscritto ottimo sotto tutti i punti di vista. Consigliato a tutti gli amanti della buona musica che troveranno pane per i loro denti. Un lavoro professionale in ogni ambito. 

Voto: 7/10

Flavio Facchinetti